Alfano dice no alle nozze gay
I prefetti dovranno ritirare le trascrizioni delle unioni omosessuali. Il sindaco di Bologna Virginio Merola attacca il ministro: "Io non obbedisco. Si assumano la responsabilità di negare ancora una volta diritti riconosciuti dal diritto europeo".
"In Italia non è possibile che ci si sposi tra persone dello stesso sesso, quindi se ci si sposa tra persone dello stesso sesso, quei matrimoni non possono essere trascritti nei registri dello stato civile italiano, per il semplice motivo che non è consentito dalla legge". Lo ha affermato il ministro dell'Interno Angelino Alfano intervenuto questa mattina ai microfoni di 'Non Stop News' su Rtl 102.5.
Secondo il ministro "le direttive che sono state date con provvedimenti dei sindaci, che prescrivono agli ufficiali di Stato civile di provvedere alla trascrizione dei matrimoni celebrati all'estero tra persone dello stesso sesso non sono conformi alle leggi italiane".
"Anzi - sottolinea - ne approfitto per annunciare che io proprio questa mattina firmerò una circolare che invierò ai prefetti della Repubblica italiana e con la quale dirò che si procederà al successivo annullamento d'ufficio degli atti che sono stati illegittimamente adottati".
La posizione del ministro dell'Interno è stata fortemente criticata da parte di alcuni primi cittadini. "Io non obbedisco. Si assumano la responsabilità di negare ancora una volta diritti riconosciuti dal diritto europeo", ha dichiarato il sindaco di Bologna, Virginio Merola, sottolinenando di non essere disposto ad accettare le direttive di Alfano. "Se vogliono annullare gli atti delle trascrizioni dei matrimoni contratti all'estero lo facciano. Io non ritiro la mia firma. Lo facciano dunque - ha detto Merola - ma non nel nome di Bologna che come sindaco rappresento".
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