Crollano le Borse: Atene giù di 10 punti percentuali. Milano perde il 4,4 per cento
Influiscono i dati negativi che arrivano dagli Usa e i sospetti sulla solidità delle banche elleniche. Euro oltre 1,27 sul dollaro. Apertura negativa anche a Wall Street
Atene innesca la bufera sui listini azionari. In uno scenario già difficile per i mercati finanziari con il petrolio sotto pressione per i dati Aie e con dati americani deludenti su retail e manifatturiero, il tonfo della Borsa greca (-10,3 per cento) dopo l'allarme di Fitch sullo stato di salute delle banche locali ha favorito un'ondata di vendite sui listini. Colpiti in primis i bancari, la farmaceutica e i minerari. Milano è stata la peggiore in Europa (nel giorno in cui è atteso il varo della legge di stabilità da parte del Consiglio dei ministri) lasciando sul terreno il 4,44 per cento a 18.300 punti sul Ftse Mib: con questa performance Piazza Affari azzera i guadagni fin qui realizzati nel 2014. Pesante il bilancio per le banche: -8 per cento Banco Popolare, -7,7 per cento Bper, -7,6 per cento Mps, -7,5 per cento Bpm. Fuori dal settore del credito -6,4 per cento Mediaset. I deludenti dati sull'economia Usa aprono a una vendita del dollaro che perde decisamente posizioni sull'euro a 1,2770 (1,2646 ieri sera), dopo aver superato anche abbondantemente quota 1,28, e sullo yen a 106,12 (107,14).
A Piazza Affari, al calo dei petroliferi e di Telecom, si è aggiunta la brusca inversione di rotta dei bancari con lo spread Btp/Bund tornato oltre i 160 punti base sulla scia dei nuovi minimi storici toccati dal costo del debito di Berlino. Il rendimento è al 2,37 per cento mentre il differenziale Bonos/Bund segna 131 punti per un tasso del 2,07 per cento.
Nelle altre piazze europee, Parigi scivola del 2 per cento, Francoforte dell'1,9 per cento, Londra dell'1,6 per cento e Madrid il 2,36 per cento.
Apertura in forte ribasso anche per Wall Street, sulla quale pesano i deludenti dati sui prezzi alla produzione e le vendite al dettaglio in Usa e i timori relativi ad Atene, che hanno affondato le piazze europee. Secondo alcuni analisti, una delle ragioni di questo mercoledì nero per i listini del Vecchio Continente è anche il secondo caso di contagio di Ebola diagnosticato negli Usa. Il Dow Jones cede l'1,64 per cento, il Nasdaq perde l'1,84 per cento.
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