Nuovi raid aerei sferrati dalla coalizione internazionale a Kobane, in Siria (foto AP)

Obama telefona agli alleati e aumenta i raid su Kobane

Redazione

Oltre 21 attacchi in 48 ore. Intanto il Quirinale avverte del rischio attentati in Italia e in Europa.

La coalizione internazionale contro lo Stato islamico prova a coordinare gli sforzi mentre prosegue l'offensiva jihadista su Kobane, in Siria, e anche in Iraq, attorno a Ramadi e Amriyat al Falluja, le ultime città nella provincia di Anbar ancora controllate dal governo ed entrambe a poche decine di chilometri da Baghdad. I raid aerei della coalizione sono aumentati nelle ultime 48 ore: oltre 21 attacchi sono stati sferrati nei dintorni di Kobane rallentando l'avanzata dei jihadisti dello Stato islamico.

 

Nel corso di una video-conferenza tra Barack Obama, Matteo Renzi, Francois Hollande, Angela Merkel e David Cameron si è parlato dei passi successivi che la coalizione internazionale dovrà intraprendere contro lo Stato islamico. Martedì Obama ha incontrato i capi militari dei 20 paesi coinvolti nella campagna aerea, esortandoli a maggiore unità e comunque avvertendo che "non ci sono soluzioni rapide" e che lo sforzo è "ancora nella fase iniziale".

 

Al Quirinale si è riunito il Consiglio supremo di difesa, presieduto dal Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, che ha sottolineato come la pressione militare in Siria e Iraq implichi "rischi rilevanti per l'Europa e per l'Italia", anche per la forza attrattiva che il movimento sembra poter esercitare su altre formazioni jihadiste e dell'estremismo islamico in aree non contigue ai territori controllati". Dal Consiglio è partito un monito a intensificare gli sforzi internazionali per impedire, in particolare, una "destabilizzazione della Libia".

 

[**Video_box_2**]Lo Stato islamico ha sferrato vari attacchi per tentare di guadagnare terreno dall'est dell'enclave curda in Siria, praticamente al confine con la Turchia, mentre gli aerei della coalizione internazionale, che lunedì e martedì avevano intensificato i bombardamenti, oggi si sono limitati a sorvolare la città. Ma Barack Obama, che è in un momento di delicati negoziati con la Turchia, ha avvertito che l'offensiva contro lo Stato Islamico non sarà breve. Anche perché l'offensiva jihadista è a tutto campo. Nella notte l'esercito libanese ha respinto un attacco di jihadisti provenienti dalla Siria nella zona di Wadi Rafeq, nella regione nord-orientale di Arsal. Negli scontri, le truppe di Beirut sono riusciti a impedire ai miliziani di prendere il controllo di una collina strategica, che domina le strade che uniscono le regioni di Qaa e Ras Baalbek. I militari libanesi sono stati aiutati da miliziani sciiti libanesi di Hezbollah, appoggiati dall'Iran.