Matteo Renzi e il premier cinese Li Keqiang nell'incontro di Roma di due giorni fa (foto Ap)

"Il futuro è di chi innova". Renzi e l'Europa incontrano i leader asiatici

Redazione

Domani vertice a Milano tra Putin e Poroshenko.

"Per l’Italia e la Cina non è facile immaginare il futuro senza pensare al grandioso passato che ci accomuna. Ma in alcuni casi, come in Italia, sembra che questo grande passato un po’ ci freni, un po’ ci blocchi e ci lasci inchiodati. Invece qui al Politecnico respiriamo il futuro". Matteo Renzi apre il vertice Asia-Europa (Asem) in programma a Milano. Il presidente del Consiglio ha accolto il premier cinese Li Keqiang, che parteciperà al Politecnico al quinto forum italo-cinese sull’innovazione, dopo l'incontro di due giorni fa a Roma, durante il quale avevano firmato 20 intese commerciali per un valore di oltre 8 miliardi di euro.

 

Al summit partecipano le delegazioni di 53 Paesi: i 29 componenti dell'Unione europea più la Norvegia e la Svizzera, e i 22 partner asiatici.  Ieri sera l'arrivo del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che questa sera aprirà le porte del Palazzo Reale per una cena offerta dall'Italia a tutte le delegazioni.

 

[**Video_box_2**]Intanto ha preso il via anche la sessione plenaria dell'Asia-Europe business forum (Aebf): previsti, tra gli altri, interventi di Renzi, del premier giapponese, Shinzo Abe, di Federica Mogherini, del presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, della presidente di Eni e di Business Europe, Emma Marcegaglia, e l'ad di Finmeccanica, Mauro Moretti. Le discussioni verteranno principalmente su questioni economiche e finanziarie e temi globali, tra cui sviluppo sostenibile, cambiamenti climatici, connettività Europa-Asia. L'attenzione sarà però concentrata soprattutto sul mini vertice tra Vladimir Putin e Petro Poroshenko, in agenda domani mattina nella sede della prefettura, che vedrà la partecipazione anche di Francois Hollande, Angela Merkel e David Cameron, oltre che a Herman Van Rompuy e Josè Barroso. Ieri Renzi ha avuto una conversazione telefonica con il capo del Cremlino e si e' detto fiducioso che un incontro con il presidente ucraino porti al "rafforzamento del dialogo" tra Mosca e Kiev.

 

"L’Italia gioca un ruolo da protagonista nel mondo. La nostra forza è la tradizione, ma non dobbiamo fermarci al passato", per questo, il premier ha sottolineato la necessità "di investire in una partership più forte con i nostri amici cinesi, dobbiamo essere più aperti. Quest'anno ricorre il decennale della partership tra i due paesi - ha ricordato - e vorrei che tutti ci ricordassimo che, al di la dell'aspetto economico, la cosa che ci unisce è la volontà di tenere insieme il nostro passato, in una prospettiva di futuro".

 

Per pianificare il futuro però è necessario puntare sul presente, ha sottolineato Renzi, e quindi puntare "sul valore più grande dell'Italia che è la qualità dei propri studenti".