Uno degli striscioni esposti dai manifestanti a Torino (foto LaPresse)

Vertice Ue sul lavoro a Torino: scontri tra manifestanti e polizia

Redazione

Le forze dell'ordine rispondono con lacrimogeni alla carica degli studenti.

Un lancio di bottiglie, pomodori, uova, fumogeni e palline di vernice è partito dallo spezzone di studenti e centri sociali in corteo a Torino verso il cordone di polizia che presidia l'accesso di Piazza Castello verso il Tetro Regio dove si svolgerà il vertice dei ministri del Lavoro europei. Le forze dell'ordine hanno risposto con il lancio di alcuni lacrimogeni che ha fatto arretrare i manifestanti. Tutto era iniziato dopo che i manifestanti avevano tolto alcune delle transenne sistemate nella piazza.

 

"Questa è la nostra manifestazione e di tutti quelli che con noi vogliono democraticamente manifestare, non permetteremo a nessuno di macchiarla", è stato l'appello lanciato da Federico Bellono, segretario della Fiom torinese dal palco di piazza Castello.

 

Una manifestazione cui hanno aderito diverse categorie per contestare la mancanza di iniziative concrete da parte dell'Europa nel settore della crescita e dell'occupazione. Ma anche un'occasione per manifestare il proprio dissenso nei confronti del governo e della sua manovra. "Renzi può mettere tutte le fiduce che vuole, ma la maggioranza del paese non ce l'ha. La maggioranza è fatta da chi non trova lavoro, dai precari da coloro che sono in cassa integrazione", ha detto il
segretario generale della Fiom, Maurizio Landini. "Questa piazza di Torino è una prima risposta. Il premier diceva che la Cgil e la Fiom non rappresentano più nessuno, a lui potremmo dire 'venga qui a contarci", ha aggiunto Landini, che si è rivolto anche agli studenti che stanno manifestando in fondo alla piazza, dove si stanno verificando alcuni incidenti: "Oggi è una giornata importante perché noi a differenza del governo vogliamo unire il paese e non dividerlo e lo  diciamo anche a quanti, in fondo alla piazza, in modo sciocco, continuano ad andare contro le forze dell'ordine".

 

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