Papa Francesco (foto LaPresse)

Il Papa chiede "zone di sicurezza per i cristiani in Iraq"

Redazione

Il Concistoro lancia un appello al mondo affinché si dimentichi dei rapiti in medio oriente.

"Garantire ai profughi cristiani la possibilità di tornare quanto prima nelle loro case, attuando 'zone di sicurezza' ad esempio nella piana di Ninive": è l'esigenza manifestata dal Concistoro che ha visto riuniti con Papa Francesco e con il cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato vaticano, i porporati delle chiese cattoliche del Medio Oriente, per discutere in particolare della situazione dei cristiani e della minaccia da parte dei terroristi fondamentalisti dello Stato islamico.

 

Dal Concistoro, che ha fatto seguito all'incontro di inizio mese del Papa con i nunzi apostolici e i rappresentanti diplomatici, si è levato anche "un appello per tutte le persone rapite in Medio Oriente, affinché il mondo non si dimentichi di loro" ed è stato richiesto di "proseguire l'invio di aiuti umanitari, per incoraggiare i cristiani a restare sul posto".

 

Più in generale, come ha riferito in un 'briefing' padre Federico Lombardi, portavoce del Vaticano, gli interventi hanno sottolineato "l'esigenza della pace e della riconciliazione in Medio Oriente, la difesa della libertà religiosa, il sostegno alle comunità locali, l'importanza dell'educazione per creare nuove generazioni capaci di dialogare fra loro, il ruolo della comunità internazionale", rilevando che "il Medio Oriente ha un bisogno urgente di ridefinire il proprio futuro".