L'Ue multa tre colossi bancari per aver manipolato i tassi di interesse
Sanzionate JP Morgan, UBS e Credit Suisse: fecero cartello alterando il tasso Libor sul franco svizzero tra il marzo 2008 e il luglio 2009.
L'Unione europea ha inflitto oggi pesanti multe a tre grandi colossi bancari, accusati di aver violato le norme comunitarie sulla concorrenza, dando vita a due cartelli sui tassi di riferimento finanziari. Nel primo caso, la Commissione europea ha inflitto a JP Morgan una sanzione da 61,6 milioni di euro per aver agito in collusione con la Royal Bank of Scotland (RBS) per manipolare il tasso di riferimento Libor sul franco svizzero tra il marzo 2008 e il luglio 2009. RBS non è stata multata avendo collaborato con le autorità comunitarie nel corso dell'inchiesta.
Nel dicembre 2013 altre sei istituzioni finanziarie erano state multate per complessivi 1,7 miliardi di euro per aver manipolato i parametri di riferimento dei tassi di interesse.
In un secondo caso l'esecutivo dell'UE ha appurato che RBS, JP Morgan, UBS e Credit Suisse avrebbero agito per influenzare il prezzo di strumenti derivati negoziati in franchi svizzeri. Anche in questo caso l'ammenda è stata revocata per RBS, che ha collaborato, mentre le altre tre banche hanno ricevuto una sanzione congiunta di 32,3 milioni di euro. In totale quindi JpMorgan dovrà pagare oltre 72 milioni di euro mentre le sanzioni per UBS e Credit Suisse sono rispettivamente di 12,6 milioni di euro e 9,1 milioni di euro
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