Alexander Zakharchenko vota in un seggio di Donetsk (foto AP)

Ucraina, nelle regioni dell'est trionfano i separatisti

Redazione

Vince Zakharchenko. Kiev si tratta di una farsa e di un passo indietro rispetto agli accordi di pace. Mosca però riconosce le votazioni. L'Ue: "Elezioni sono un ostacolo per la pace".

Torna a salire la tensione tra la Russia e l'Occidente e l'Ue minaccia nuove sanzioni dopo le elezioni nelle repubbliche separatiste nel sud-est dell'Ucraina, non riconosciute dalla comunità internazionale ma appoggiate da Mosca. Un approccio che i russi hanno già definito "controproducente". Una portavoce del neo Alto rappresentante per la politica Estera Federica Mogherini, Maja Kocijancic, ha affermato all'agenzia Interfax, che le sanzioni sono "costantemente riviste e gli Stati membri le discuteranno nel corso della settimana". Kocijancic ha anche assicurato che l'Ue sta verificando le notizie di nuovi spostamenti di truppe russe ai confini orientali ucraini.

 

Il voto di domenica nelle regioni di Donetsk e Lugansk ha visto l'affermazione della leadership filo-russa e separatista. Il premier dell'autoproclamata Repubblica di Donetsk, l'ex elettricista minerario Alexander Zaharchenko, con l'81 per cento dei voti è stato eletto presidente, mentre il premier Igor Plotnitsky è stato eletto presidente dell'autoproclamata Repubblica di Lugansk con il 63,08 per cento. La Germania ha definito "incomprensibile" la volontà di Mosca di riconoscere il voto e ha sottolineato che gli ultimi sviluppi escludono la possibilità che le sanzioni vengano revocate.

 

[**Video_box_2**]L'Italia è ovviamente allineata alla posizione europea, e il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha affermato che Roma "non riconosce l'esito delle 'elezioni'. L'attuazione delle intese di Minsk del 5 e 19 settembre rimane l'unica base negoziale per garantire all'Ucraina e all'intera area la stabilità necessaria", ha detto il neo-titolare della Farnesina. Domenica sera il suo predecessore ora Lady Pesc, Federica Mogherini, aveva ricordato che il voto filo-russo nell'est è "un ostacolo alla pace" e l'Ue non ne riconosce i risultati.

 

Mosca invece considera le elezioni valide. "Si sono svolte, in generale, in modo organizzato e con un'alta affluenza", ha commentato il ministero degli Esteri, secondo cui ora "è estremamente importante prendere misure attive per promuovere un dialogo stabile tra le autorità centrali ucraine e i rappresentanti del Donbass, in linea con gli accordi raggiunti a Minsk"

 

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