Midterm: la mappa del trionfo repubblicano
Ecco chi ha vinto e dove. Obama perde le roccaforti storiche dei democratici.
Nei prossimi due anni saranno i repubblicani a controllare il 114esimo Congresso degli Stati Uniti che si insedierà il prossimo 3 gennaio. Entrambi i rami saranno in mano al Grand Old Party (Gop) che stanotte ha strappato ai democratici sette Stati (West Virginia, Arkansas, South Dakota, Montana, Coloradao, Idaho e North Carolina), arrivando a controllare 52 (che potrebbero diventare 53, in attesa dei risultati dell'Alaska) seggi su 100. Alla Camera, già controllata dai conservatori con 233 seggi su 435, i risultati hanno rafforzato ulteriormente il numero dei seggi. Per Barack Obama inizierà ora il periodo più difficile della sua presidenza: gli ultimi due anni da "lame duck" (anatra zoppa), un incubo che nella storia Usa hanno condiviso solo con Dwight Eisenhower, Ronald Regan, Bill Clinton e George W. Bush.
Dopo aver conquistato il controllo di entrambe le Camere del Congresso, i repubblicani hanno fatto man bassa anche nelle elezioni delle cariche di governatore dei 36 stati in lizza, conquistando vittorie inattese anche in roccaforti tradizionalmente democratiche come il Maryland, il Massachusetts e persino nello stato del presidente Barack Obama, l'Illinois. Dei 36 governatori da eleggere, 22 erano in stati attualmente guidati da repubblicani, ma 14 erano in mano ai democratici, che speravano di ottenere qualche vittoria dopo la temuta perdita del Senato.
In Wisconsin e Ohio hanno vinto due repubblicani potenzialmente candidati alle presidenziali del 2016, Scott Walker, un 'favoritissimo' del Tea Party, e John Kasich. In Florida il governatore repubblicano uscente, Rick Scott, ha conquistato la rielezione con il vantaggio di appena un punto e dopo una campagna elettorale in cui era rimasto praticamente sempre testa a testa con il repubblicano, diventato democratico Charlie Crist. In Georgia, il nipote di Jimmy Carter, il democratico Jason Carter, per il quale l'ex presidente ormai novantenne si era speso in prima persona tornando a fare campagna elettorale nonostante l'avanzata età, non è riuscito a snidare l'attuale governatore, il repubblicano Nathan Deal. Mentre in Arkansas, il repubblicano Asa Hutchinson ha strappato la carica all'attuale inquilino, il democratico, Mike Beebe. Ma è stato il cambio della guardia in feudi tradizionalmente democratici come il Maryland, l'Illinois e il Massachusetts, che ha destato la vera sorpresa e ratificato il dominio repubblicano. In Maryland, Larry Hogan si è imposto sul democratico, Anthony Brown, diventando il settimo governatore repubblicano nella storia dello stato; mentre in Illinois, il repubblicano Bruce Rauner ha sbancato il governatore attuale, il democratico, Pat Quinn (per il quale erano scesi in campo personalmente non solo Obama, ma anche altri 'pezzi da novanta' dell'Asinello, come Bill Clinton). E secondo le proiezioni dei principali media Usa, il repubblicano Charlie Baker si imporrà sulla democratica Martha Coakley in Massachusetts; e in Maine, un altra roccaforte progressista, il governatore repubblicano, Paul LePage, otterrà la rielezione, al contrario di quel che prevedevano gli analisti.
[**Video_box_2**]Le scarne buone notizie per i democratici sono arrivate in Pennsylvania, dove il candidato del partito, Tom Wolf, ha portato a casa il risultato, battendo il governatore repubblicano, Tom Corbett (grazie soprattutto ai suoi tagli alla scuola). Sono riusciti a conservare il posto anche i governatori democratici di California, Jerry Brown; New York, Andrew Cuomo; Minnesota, Mark Dayton; New Hampshire, Maggie Hassan; Oregon, John Kitzhaber; e Rhode Island, Gina Raimondo. E anche alle Hawaii, il democratico David Ige ce la dovrebbe aver fatta. Rimangono ancora in bilico, il Vermont, dove il governatore democratico Peter Schumlin si gioca la rielezione; il Colorado, dove John Hickenlooper rischia di perdere le redini dello stato per mano del repubblicano Bob Beauprez; e l'Alaska, dove Bill Walker punta a sostituire il repubblicano Sean Parnell.
In New Mexico, la governatrice repubblicana Susana Martinez ha ottenuto senza problemi la rielezione; e così anche i suoi colleghi di partito Brian Sandoval in Nevada, Sam Brownback in Kansas, Robert Bentley in Alabama, Nikki Haley in South Carolina, Butch Otter in Idaho, Terry Branstad in Iowa, Mary Fallin in Oklahoma e Denis Daugaard in South Dakota. In Texas, il repubblicano Greg Abott si è imposto sulla democratica Wendy Davis; mentre il conservatore Pete Ricketts ha vinto in Nebraska, e il suo collega di partito Matt Mead ha ottenuto la rielezione in Wyoming.
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