Addio allo scontrino. L'Agenzia delle Entrate cambierà il rapporto Fisco-contribuente

Redazione

Orlandi: "Cambia il rapporto fisco-contribuente".

Si chiuderà presto l'epoca degli scontrini fiscali. "In prospettiva l'attuazione della completa tracciabilità comporterà l'abbandono di alcuni strumenti risultati inefficaci, come i misuratori fiscali e le ricevute fiscali, con minori oneri per le imprese ed il progressivo abbandono di controlli massivi sul territorio da parte dell'amministrazione finanziaria". Il direttore dell’Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi annuncia un netto taglio con il passato e spiega che con la legge di stabilità "il nostro paese si appresta a cambiare mentalità e a ridisegnare il rapporto tra Fisco e contribuente, improntato sul patto di reciproca fiducia, che mira a trasformare il cittadino in protagonista attivo della propria posizione fiscale".

 

Il Fisco quindi cambia e metterà "a disposizione del contribuente una nuova rete di calcolo della fiscalità mediante l’utilizzo delle reti telematiche e delle nuove tecnologie, per cercare di creare un profilo fiscale il più preciso possibile ed evitare così l'evasione: il nuovo sistema sommerà "gli elementi e le informazioni in possesso del  contribuente, acquisite direttamente o pervenute da terzi, e le informazioni utili a quest’ultimo per una valutazione in ordine ai ricavi, compensi, redditi, volume d’affari, valore della produzione e relativi alla stima dei predetti elementi, anche in relazione ai beni acquistati e posseduti".

 

[**Video_box_2**]Con il cambiamento del calcolo della fiscalità e l'aumento delle multe per chi cerca di aggirare il Fisco, l'Agenzia delle Entrate è convinta di poter ridurre in modo sensibile sia l'aggravio fiscale sugli esercizi pubblici, incentivare il pagamento tramite carte elettroniche e quindi diminuire l'evasione fiscale tramite una tracciabilità sempre più estesa delle transazioni monetarie. L'obiettivo è inoltre quello di recuperare in questo modo i fondi necessari per evitare il possibile nuovo aumento dell'Iva per il 2015.