Narendra Modi (foto AP)

Quando parte la Modinomics?

Redazione

Il rimpasto di governo in India dice che Modi è pronto alle riforme

Il governo indiano di Narendra Modi non è partito veloce. Il leader nazionalista e riformatore del Bharatiya Janata Party, eletto premier a maggio, è diventato quasi immediatamente uno degli uomini forti sullo scenario asiatico, ma le grandiose riforme economiche promesse in campagna elettorale, che dovrebbero far ripartire la stagnante economia indiana (quest’anno il pil crescerà circa del 5 per cento, appena quattro anni fa cresceva del doppio) si muovono a rilento. Gli osservatori attenti dicono di aspettare a preoccuparsi: anche nel Gujarat, lo stato della federazione indiana che Modi ha governato per 12 anni e in cui ha portato riforme pro mercato e pro investimenti che hanno fatto esplodere la crescita, Modi rimase quieto per tutto il suo primo anno di mandato. Stava studiando e raccogliendo dati, le grandi riforme arrivarono dopo alcuni mesi. Così per molti il rimpasto di governo a lungo anticipato e infine annunciato domenica, con l’aggiunta nel gabinetto di 21 nuovi membri, è il segnale che il premier è pronto a mettere in moto la Modinomics.

 

Molti nuovi ministri sono politici con un buon record di successi, o tecnocrati rodati, e per il mondo del business, ad esempio per il presidente della Confindustria indiana, sentito da Reuters, questo è un buon segno, anche se il nuovo governo, che ora ha 65 membri, è meno agile di quello precedente. Il cambiamento più importante è stato quello di dare mano libera al ministro Arun Jaitley, prima diviso tra il dicastero delle Finanze e quello della Difesa. Jaitley ora si occuperà solo delle Finanze, diventando quasi un superministro. Come suo vice è stato nominato Jayant Sinha, figlio di ministro, economista legato al mondo del business (è stato partner di McKinsey) e alla Silicon Valley (è l’uomo di fiducia in India del fondatore di eBay Pierre Omidyar). Modi ha accentrato molto potere decisionale nell’ufficio del primo ministro e ora ha il team giusto. Mancano solo le riforme.

Di più su questi argomenti: