Liberato Marco Vallisa l'italiano rapito in Libia a luglio
Il piacentino è già in Italia, dove verrà sentito dalla procura di Roma.
Marco Vallisa, il tecnico italiano rapito in Libia lo scorso 5 luglio, è stato liberato dopo quattro mesi di prigionia ed è già rientrato in Italia. Il 50enne originario di Roveleto di Cadeo in provincia di Piacenza, era impegnato in un cantiere della ditta modenese “Piacentini Costruzioni” nella città costiera di Zuara - abitata in prevalenza da berberi - quando è stato rapito insieme con altri due colleghi, il bosniaco Petar Matic e il macedone Emilio Gafuri. Matic e Gafuri erano stati poi rilasciati due giorni dopo, mentre l'italiano era stato trattenuto: l'obiettivo dei rapitori potrebbe essere stato quello di chiedere un riscatto: la pista del sequestro “politico” appare infatti meno realistica, perché i fatti si sono verificati in una zona lontana dalla Cirenaica, dove si concentrano i ribelli jihadisti in conflitto con Tripoli.
[**Video_box_2**]Esprimo profonda soddisfazione per la liberazione di Marco Vallisa", ha affermato il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni. "Desidero ringraziare calorosamente tutti coloro che hanno lavorato per il felice esito della vicenda. Tale risultato – ha proseguito commenta - è il frutto di un gioco di squadra dell'Unità di crisi del ministero degli Esteri, dei nostri servizi d'informazione e dell'ambasciata d'Italia a Tripoli. A tutti esprimo il mio più vivo apprezzamento per la dedizione e la professionalità dimostrata e per l'efficace e paziente azione. Un particolare ringraziamento - conclude il titolare della Farnesina - va alla famiglia Vallisa per la fiducia nel lavoro delle istituzioni".
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