Nuovo messaggio del califfo: "Combattete, hanno paura di noi"
Il leader dello Stato islamico ricorda che la priorità è la lotta ai regimi arabi.
Il califfo Abu Bakr al Baghdadi ha rilasciato il primo discorso dal giorno del suo presunto ferimento durante i bombardamenti della coalizione internazionale contro lo Stato islamico. Si tratta di una registrazione audio, lunga 17 minuti, in cui Baghdadi dimostra ai propri combattenti di star bene, mettendo a tacere le voci sul suo ferimento, fino a oggi confermate solamente dal governo iracheno e su cui gli Stati Uniti avevano mantenuto le distanze (oggi il primo ministro ceceno, Ramzan Kadyrov aveva annunciato la morte di Omar al Shishani, braccio destro del califfo di nazionalità georgiana. Ma la foto condivisa su Twitter del cadavere del leader jihadista sembra sia vecchia di un anno).
Nel suo discorso, Baghdadi definisce un "fallimento" la missione internazionale contro lo Stato islamico in Siria e Iraq e di cui Israele, dice, sarebbe segretamente complice. Il califfo invita i combattenti islamici a restare pronti ("Hanno paura di noi", afferma nel discorso registrato) a continuare la lotta per il Califfato dato che, continua Baghdadi, presto gli americani invieranno uomini sul campo. "Il mondo continua a temerci", dice il califfo, invitando a lottare contro gli infedeli sciiti. Nuovi attacchi dovranno colpire anche Marocco, Libia, Tunisia, Algeria, Sinai, Arabia Saudita e Yemen. Ma soprattutto il califfo accetta il giuramento di fedeltà di alcuni gruppi jihadisti di Arabia Saudita, Libia ed Egitto e promette un'espansione del califfato su quelle terre perché la precedenza, dice, è della lotta ai miscredenti e ai regimi del mondo arabo, prima che a quelli occidentali. E "finché ci sarà anche solo un combattente vivo, saremo trionfanti".
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