Jens Weidmann (foto LaPresse)

Le ambizioni politiche di Weidmann

Redazione

Il banchiere anti Draghi piace all’establishment e alle masse. Indizi

L’ennesimo taglio delle stime di crescita e inflazione dell’Eurozona da parte della Banca centrale europea aumenta le attese per le misure straordinarie annunciate da Mario Draghi, già contrastate dal presidente della Bundesbank Jens Weidmann. L’opposizione è parsa attenuarsi: l’ultima riunione del board Bce ha fatto registrare l’unanimità, e mercoledì dopo che i cinque economisti che assistono la cancelliera hanno criticato in chiave rigorista sia l’Eurotower sia alcune aperture espansive della stessa Angela Merkel, Weidmann ha smussato: “La politica monetaria della Bce è appropriata”. Tra questo e il cambio di rotta, però, ce ne passa. Anche perché Weidmann è sempre più protagonista della scena pubblica. Quando nella città renana di Bielefeld ha definito Italia e Francia “Sorgenkinder”, “bambini indisciplinati”, in Germania ha fatto più rumore il seguito del discorso, una tirata d’orecchie alla Grosse Koalition: “Ritardi sulla globalizzazione, rinvii sulla politica energetica, alto indebitamento, invecchiamento. Non ho la sensazione che le decisioni degli ultimi tempi rendano giustizia a tutto questo”. Weidmann è popolare nei commenti dei talk-show – apprezzati lo stile tagliente e la telegenia, i duelli con Draghi presentati come sfide all’O.K. Corral – e sempre più dice la sua in interviste e convegni. A differenza che in Italia la separazione tra politica e Banca centrale non è netta, come testimonia il passato da consulente della Merkel.

 

Il presidente della BuBa sfrutta tutto questo per rivolgersi all’opinione pubblica ma anche per crearsi sponde nel Bundestag, dove secondo lo Spiegel ha dalla sua la stragrande maggioranza dei parlamentari della Cdu-Csu e molti socialdemocratici. Pensa che le critiche della stampa anglosassone e del Fondo monetario internazionale lo rafforzino. Un’immagine – i tedeschi sono sensibilissimi ai sondaggi, la stessa Merkel ne ha commissionati 600 in quattro anni – curata dallo spin doctor Michael Best, cordiale e buon conoscitore dell’italiano. Se davvero la cancelliera tedesca e il ministro delle Finanze, Wolfgang Schäuble, rinunceranno a un nuovo mandato, molti si chiedono se oggi il 46enne Herr Weidmann non sia l’uomo giusto per tranquillizzare elettori ormai anti euro e sensibili alle sirene di Alternative für Deutschland.

 

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