Divertirsi un po' (ma non troppo)
I bei consigli di Bill Clinton a Barack Obama, al netto della malizia
It needs to be fun”, è questo l’unico consiglio che Bill Clinton dà a Barack Obama per meglio gestire i prossimi due anni, e viene il sorriso a pensare ai divertimenti dell’ex presidente americano, la mente corre ai vestiti macchiati, ai sigari, a quella lista infinita di donne che avrebbero attirato l’attenzione di Clinton. Lui certo che si è divertito, come negarlo?, persino un po’ troppo, ma siamo noi maliziosi a pensare che in quel “fun” ci siano soltanto le nottate lussuriose alla Casa Bianca. Perché, quando Clinton dice che “è un grande onore lavorare alla Casa Bianca” e aggiunge che “è folle dire che sei un’anatra zoppa e sprecare anche un solo giorno di questo tempo prezioso”, ha ragione.
Obama non sembra divertirsi molto, è uno serio e algido, alla sera controlla i memo che gli presentano i suoi collaboratori mentre di là Michelle guarda la tv, i retroscenisti nel tempo hanno sostituito l’entusiasmo iniziale del presidente “storico” con la noia (Nicorette masticata guardando il BlackBerry durante le riunioni sulla Siria, o il tè freddo di fronte al capo dell’opposizione che si gusta un whisky e fuma il sigaro) e con l’insularità di un presidente che sceglie pochissimi collaboratori fidati ed esclude tutti gli altri. Il problema ora è non essere trattati da anatra zoppa – cosa pressoché inevitabile – ma soprattutto non comportarsi come anatre zoppe e alzare la posta: a cominciare dall’immigrazione, come dice lo stesso Clinton, che non ha amato la strategia in difesa della Casa Bianca (andava fatta prima la riforma, magari gli ispanici avrebbero votato i democratici con più voglia). E poi tutta l’agenda da rimodellare, andando all’attacco, con un po’ di fun (non troppo eh).
Il Foglio sportivo - in corpore sano