Il clima tra Putin e Xi non piace a Obama
Il trattato sul clima dà modo alla Cina di inquinare quanto vuole, e il Partito comunista nemmeno s’è degnato di celebrarlo. E Russia e Cina hanno inizato a fare esercizi militari nel Mediterraneo, l’America guarda.
Con l’America di Obama, la Cina di Xi Jinping ratifica un trattato sul clima. E’ un trattato che dà modo alla Cina di inquinare quanto vuole, e che il Partito comunista nemmeno s’è degnato di celebrare (i media di stato quasi non ne hanno parlato). Con la Russia di Putin, la Cina ratifica trattati miliardari su gas e petrolio, questi sì ben celebrati a Pechino, e promette cooperazione militare contro l’influenza americana. Questa, da sola, è un’immagine abbastanza plastica di come stanno andando i rapporti tra le potenze mondiali. Se poi aggiungiamo che la marina russa e quella cinese hanno appena annunciato esercitazioni militari congiunte, e le hanno annunciate (per la prossima primavera), nel cuore del Mediterraneo, allora si capisce perché il nuovo clima di collaborazione antiamericana tra Mosca e Pechino è un fenomeno di cui alla Casa Bianca dovrebbero preoccuparsi. Il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu, annunciando l’esercitazione, ha detto che “vediamo la formazione di un sistema di sicurezza regionale collettivo come l’obiettivo principale dei nostri sforzi congiunti”, come a dire che questo è solo l’inizio di un’alleanza più ampia. Questa per ora è solo una speranza di Mosca, ed è da decidere se davvero alla Russia, isolata nel mondo e ferita dalle sanzioni dell’occidente, convenga fare da spalla in un’alleanza con la nuova e ingombrante potenza cinese, ma intanto anche da Pechino dicono che i rapporti tra i due paesi sono i migliori che ci siano mai stati. Xi e Putin hanno un’intesa notevole a livello personale, ed entrambi hanno i loro motivi per mal sopportare l’influenza americana.
Le esercitazioni nel Mediterraneo, poi, sono una risposta al pivot asiatico annunciato e mai del tutto messo in atto da Obama. La guerra siriana e la crisi ucraina hanno intensificato il bisogno di Mosca di non lasciare il Mediterraneo alla sfera d’influenza occidentale, mentre Reuters racconta che negli ultimi tempi sempre più navi dell’esercito cinese passano il Canale di Suez per farsi vedere nei porti dell’Egitto, del Maghreb e dell’Europa del sud. Obama vorrebbe spostare l’attenzione sul Pacifico, Xi e Putin gli fanno vedere che ancora non riesce a controllare il giardino di casa.
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