Mi manda la società civile
Il furbo paravento dei consiglieri Rai attaccati alla conservazione.
Se possibile, bisognerà procurarsi un indirizzo della Signora Società Civile (per comodità S. C.). Un numero di telefono. Almeno una email, tanto per un contatto. Sennò, chiedere direttamente allo spett.le dott. Gherardo Colombo, c/o consiglio d’amministrazione Rai, viale Mazzini (Roma). Che con la stessa pare in grande confidenza: praticamente si danno del tu. Ora, di solito, in questo sfigatissimo paese, quando ti mandano da qualche parte (a testimonianza il nuovo film di Ficarra & Picone), è per spedirti a quell’altro paese. Colombo, invece, dalla S. C. (che in un impeto di generosità ha provveduto pure alla Benedetta Tobagi) è stato mandato al settimo piano della Rai. E adesso che guida il tumulto delle anime pensose e perse del cda contro i 150 milioni prelevati dal governo, sul Corsera rivendica: “Siamo stati eletti su indicazione della società civile… Stiamo svolgendo il compito che ci è stato assegnato, appunto, dalla società civile. Non da altri”. Allora forse deve essere, questa famosa S. C., una sorta di fureria di caserma che la mattina assegna i compiti: tu lì, tu qua, tu a rifare i letti in camerata… Nel parapiglia, a Colombo e Tobagi fu assegnato il gravoso compito di vigilare sulla Clerici. Non da altri, beninteso, ma di persona personalmente dalla Signora S. C. Che è un po’ come il cuore: a essa non si comanda, si ubbidisce. Fu la bella pensata di Bersani, questo abdicare della politica all’evanescente “fantasma di Canterville” di codesto club di auto-eletti che si dà, insieme, mandato (sempre alto), impegno (sempre gravoso) e l’assoluzione (sempre). Lo stesso, poi, dove sia accasata “nessun lo sa”. Al momento, forse, tra le gambe del morente cavallo.
Il Foglio sportivo - in corpore sano