Stati Uniti, si dimette il capo del Pentagono
Secondo il Nyt la decisione di Chuck Hagel di lasciare è arrivata di comune accordo con Obama. Pesano incomprensioni sulla gestione delle crisi in Iraq e Siria
Il segretario alla Difesa statunitense, Chuck Hagel, ha rassegnato oggi le proprie dimissioni, accettate dal presidente Barack Obama. Scrive il New York Times, citando fonti governative, che il ministro Hagel, 68 anni, si è dimesso per dissidi con lo staff della Sicurezza nazionale della Casa Bianca. In particolare, Obama, secondo il quotidiano americano, ha definito Hagel privo delle capacità necessarie per affrontare le attuali crisi globali, estremismo islamico in testa. Sebbene Hagel abbia gestito finora sfide importanti, come il ritiro americano dall'Afghanistan "i prossimi due anni si concentreranno su un focus ben diverso", ha riferito una fonte al giornale statunitense. Sarebbe stato quindi lo stesso presidente, già venerdì scorso, a chiedere a Hagel di farsi da parte. Il presidente Barack Obama, annunciando ufficialmente le dimissioni, lo ha definito "un ministro esemplare", tutt'altro che "ordinario" ma ha anche rimarcato come questo rappresenti per lui "il momento appropriato" per lasciare".
Obama e Hagel sono così giunti alla conclusione che fosse giunto il momento di un "cambio di leadership" al Pentagono. La decisione non è del tutto inaspettata: il segretario alla Difesa da almeno due settimane meditava di lasciare la carica. Tra i possibili successori sono circolati da giorni diversi nomi: Michèle Flournoy, ex sottosegretario alla Difesa; il senatore Jack Reed, democratico di Rhode Island con un trascorso nelle forze armate statunitensi; Ashton B. Carter, ex vicesegretario alla Difesa.
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