L'algerina Cevital compra la Lucchini di Piombino
L'offerta dei nordafricani è stata considerata più vantaggiosa di quella degli indiani di Jsw.
Il gruppo algerino Cevital, attivo soprattutto nel ramo alimentare e della grande distribuzione, si aggiudica il bando per gli asset della Lucchini di Piombino. In una nota il Comitato di sorveglianza delle società in amministrazione strordinaria, Lucchini SpA e Lucchini Servizi Srl ha reso noto come l'offerta del gruppo aleggino "presenta condizioni più vantaggiose di quella concorrente" degli indiani di Jsw.
La proposta d'acquisto del gruppo nord africano, spiega il comunicato, è più vantaggiosa "sia per quanto riguarda gli interessi dei creditori, sia per ciò che concerne le ricadute sociali del Piano Industriale, che prevede a regime l'occupazione di tutto il personale di Piombino".
Il comitato, riunitosi a Roma, ha espresso parere favorevole ai sensi dell'art. 46 della Prodi bis in merito all'istanza per la cessione degli asset Lucchini, che il commissario straordinario, Piero Nardi, ha predisposto alla luce delle osservazioni emerse durante la precedente seduta del 21 novembre.
Con l'istanza, che è stata consegnata agli uffici competenti del Ministero dello Sviluppo economico, ai quali spetta il compito di avviare l'istruttoria amministrativa preordinata all'autorizzazione a stipulare l'atto di vendita, il Commissario richiede di essere autorizzato alla stipula con Cevital del contratto preliminare di cessione dei seguenti rami d'azienda: Lucchini Piombino, Lucchini Servizi e Vertek Piombino, e alla cessione delle azioni di Gsi Lucchini pari al 69,27% del capitale sociale. L'offerta degli algerini, sottolinea il comunicato, punta al "rilancio della produzione di acciaio" e ad "importanti elementi di diversificazione nei settori dell'agro-alimentare e della logistica" e "riguarda un perimetro più ampio, il che rappresenta uno dei criteri contemplati dal disciplinare di gara". L'offerta di Jsw Steel Limited, conclude il comunicato, è "ritenuta anch'essa meritevole di grande attenzione per l'interesse dimostrato verso il sito industriale di Piombino, manterrà comunque validità giuridica fino a gennaio 2015".
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