Se l'app diventa un Grande Fratello
La polizza sanitaria su misura adesso è possibile, a patto di farsi controllare dal proprio smartphone. L’assicuratore concederà sconti e regali sul costo annuale della polizza a chiunque accetti di lasciar monitorare a un’app ad hoc quanto mangia, fuma o dorme.
La polizza sanitaria su misura adesso è possibile, a patto di farsi controllare dal proprio smartphone. L’assicuratore concederà sconti e regali sul costo annuale della polizza a chiunque accetti di lasciar monitorare a un’app ad hoc quanto mangia, fuma o dorme. L’idea debutterà presto negli Stati Uniti e, secondo la Süddeutsche Zeitung – ripresa ieri da Andrea Tarquini su Repubblica – proprio l’italiana Generali potrebbe fare da battistrada in Europa, iniziando dal ricco mercato tedesco. “In questo modo rafforziamo il rapporto con i clienti, e influenziamo in modo positivo il loro comportamento: clienti più sani sono migliori per noi”, ha detto Mario Greco, ceo di Generali. Effettivamente è difficile trovare buone ragioni per impedire che due privati – la società assicuratrice e l’assicurato – stipulino tra loro un contratto che entrambi reputano conveniente.
[**Video_box_2**]Tuttavia cosa impedirebbe a uno stato sovrano, in un futuro nemmeno così lontano, di ragionare allo stesso modo? Cioè di modulare per esempio la pressione fiscale sugli individui sulla base della loro propensione a dormire poco e a fumare molto, e quindi della maggiore probabilità di dover ricorrere alla sanità pubblica? Detto altrimenti: chi è meno salutista paga più tasse perché potrebbe gravare di più sulle finanze pubbliche. L’evoluzione tecnologica rende possibile tutto ciò, generando almeno tre ordini di problemi. Primo, chi decide, e a quale titolo, in cosa consiste una vita più salutista? Secondo: sul conto dei cittadini lo stato accumulerebbe troppe informazioni, e adieu privacy. Terzo problema: sarebbero soprattutto i meno ricchi a sottoporsi “volontariamente” a controlli molto pervasivi, nel tentativo di risparmiare qualcosa, alimentando possibili discriminazioni. Sono soltanto domande aperte, ma meglio iniziare a porsele.
Il Foglio sportivo - in corpore sano