In Grecia Samaras candida Stavros Dimas alla presidenza. Le Borse crollano
La candidatura dell'ex commissario europeo sta facendo tremare i mercati (Atene perde il 13 per cento) per il rischio che porti alla caduta dell'esecutivo di unità nazionale e a elezioni anticipate in cui il blocco di sinistra anti-riforme di Syriza sarebbe il netto favorito.
Il premier greco, Antonis Samaras, ha designato l'ex commissario europeo all'Ambiente, Stavros Dimas, come candidato a presidente della Grecia. L'indicazione di Samaras è arrivata all'indomani della scommessa del capo dell'esecutivo ellenico di anticipare di due mesi, al 17 dicembre, l'avvio della votazione parlamentare per eleggere il nuovo presidente. E' una scelta che sta facendo tremare i mercati per il rischio che porti alla caduta dell'esecutivo di unità nazionale e ad elezioni anticipate in cui il blocco di sinistra anti-riforme di Syriza sarebbe il netto favorito. La Borsa di Atene è arrivata a perdere più del 13 per cento.
Il candidato scelto da Samaras per succedere a Karolos Papoulias è stato commissario europeo per l'Ambiente fra il 2004 e il 2010 e ministro degli Esteri fra il novembre 2011 e il maggio 2012. Vice presidente del partito conservatore Nuova democrazia di Samaras, il 73enne Dimas è un economista che ha lavorato alla Banca Mondiale prima di entrare in politica nel 1977. Fra il 1989 e il 1991 è stato ministro dell'Agricoltura e, successivamente, ha guidato il dicastero dell'Industria e l'Energia.
Il voto è molto delicato per Atene e per l'intera area euro, in quanto la maggioranza che sostiene Samaras è di 154 voti e per eleggere il presidente ne servono almeno 180. Se non si raggiungerà la maggioranza qualificata nelle prime tre votazioni, la legge impone elezioni anticipate che si svolgerebbero il 18 gennaio e a inizio febbraio. La sinistra radicale di Syriza è in testa in tutti i sondaggi (con il 32 per cento circa dei voti e un 3-6 per cento di vantaggio sul centrodestra di Nuova Democrazia). Il suo leader, Alexis Tsipras, ha già avvertito che in caso di vittoria dichiarerà nulli gli accordi con la troika Ue-Fmi-Banca mondiale e chiederà la convocazione di una Conferenza europea per tagliare il debito dei paesi in crisi. Decisione che rischia di riportare il paese indietro di cinque anni.
[**Video_box_2**]Lo stesso Samaras ha annunciato l'anticipo del voto dopo aver incassato l'ok al budget 2015 ma dovendo al contempo ammettere che il piano di salvataggio della Troika non si chiuderà a fine anno, come sperava per motivi elettorali, "ma proseguirà ancora per qualche mese".
Bruxelles ha chiesto alla Grecia una correzione dei conti di due miliardi e mezzo anche il prossimo anno mentre Atene chiede un freno all'austerity. E così in attesa delle ultime tranche del piano da 240 miliardi di euro di prestiti, Atene rimarrà "per qualche mese" (probabilmente tre) sotto l'ombrello protettivo delle istituzioni internazionali.
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