"Ve lo spiego io com'è andato il Sinodo". La versione di Papa Francesco
"Non c'è stata una previa censura: ognuno poteva e doveva dire quello che aveva nel cuore, quello che sinceramente pensava", dice il Pontefice.
"Nel Sinodo straordinario dei vescovi sulla famiglia non c'è stata una previa censura: ognuno poteva e doveva dire quello che aveva nel cuore, quello che sinceramente pensava". E' quanto assicura Papa Francesco, spiegando ai fedeli riuniti in piazza San Pietro, per la tradizionale udienza generale.
Il Sinodo secondo il Pontefice è stato luogo di incontro e discussione attorno ai temi della famiglia: "Ho chiesto ai padri sinodali di parlare con franchezza e coraggio e di ascoltare con umiltà. Quando si cerca la volontà di Dio ci sono diversi punti di vista e c'è la discussione. Non è una cosa brutta, sempre che si faccia con animo di servizio". Il Papa ha anche ribadito che "nessun intervento ha messo in discussione le verità fondamentali del Sacramento del matrimonio: l'indissolubilità, l'unità, la fedeltà e l'apertura alla vita" e tutto è avvenuto "con la presenza del Papa, che è garanzia per tutti di libertà e di fiducia, e garanzia dell'ortodossia".
[**Video_box_2**]Francesco allontana le voci fuoriuscite dalle aule Vaticane di aspre discussioni e litigi tra i padri sinodali: "Mi potreste chiedere:
'ma hanno litigato i padri?' e io risponderei: 'non so se hanno litigato, ma hanno parlato forte, questo sì. Con la libertà che c'è nella Chiesa. Il Sinodo - ha spiegato il Pontefice - non è un Parlamento. La struttura non è parlamentare: è uno spazio protetto affinché lo Spirito Santo possa operare". Dunque, "non c'e' lo scontro tra le fazioni, che è lecito in Parlamento, ma un confronto tra i vescovi che ora poseguirà per il bene delle famiglie", ha sottolineato Bergoglio che ha poi presentato ai fedeli di piazza San Pietro l'iniziativa del secondo questionario lanciato ieri.
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