Juncker avvisa l'Italia: "Con voi abbiamo già utilizzato flessibilità"
"Avremmo potuto attivare una procedura per debito eccessivo" dice il presidente della Commissione europea. "Renzi decisivo nella scelta di concedere fiducia".
Nel valutare le bozze di bilancio per il 2015 la Commissione europea nel caso dell'Italia e della Francia ha "agito in modo politico, non burocratico. Dobbiamo prendere atto che l'intera situazione economica anche a livello globale è drammaticamente peggiorata". Lo ha detto il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, in un'intervista concessa ad un gruppo di quotidiani europei. La valutazione delle bozze di bilancio dimostra che "si tratta di una Commissione politica e che dunque non siamo per un'attuazione burocratica del Patto di stabilità", che "non è mai stato applicato in modo più flessibile".
"Se c'e' qualcuno che non può lamentarsi è proprio l'Italia, sento molte più lamentele per la comprensione mostrata". Lo dice il presidente della Commissione Europea Jean-Claude Juncker ha commentato le polemiche in Italia per le sue ultime dichiarazioni su possibili "conseguenze spiacevoli" per Italia e Francia.
"Avremmo potuto - dice - attivare per l'Italia una procedura per debito eccessivo. Invece ho parlato con Renzi, per il quale nutro sentimenti di amicizia, anche al G20 in Australia e gli ho detto: se voi mostrare la volonta' di intraprendere le necessarie riforme, per favore scrivetemi una lettera per dirmelo. E questo l'Italia l'ha fatto".
Il presidente della Commissione ha espresso amicizia per il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e per l'Italia ("un Paese che amo"), ma ha criticato il fatto che il premier "in numerose dichiarazioni pubbliche ha suscitato l'impressione che la Commissione sia una macchina trascinata da cieca burocrazia".
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