Quanto è in forma Mr Bloomberg
L’impero rinnovato dell’ex sindaco di NY punta al cambiamento.
Diceva che dopo New York si sarebbe dato una calmata, Michael Bloomberg. Che dopo l’esperienza da sindaco e con un impero finanziario e mediatico ormai indipendente, a 72 anni, ci si poteva anche dedicare alla filantropia e alla sua fondazione per il buongoverno delle città. Lo diceva, ma mentiva a se stesso, e c’è voluto poco perché riprendesse il controllo completo del suo impero, e con tutti gli onori facesse capire a Daniel Doctoroff, ceo di Bloomberg LP dimissionato a settembre, che gli aveva tenuto al caldo la poltrona già a sufficienza. Va bene la filantropia, ma fare soldi, e soprattutto tornare a comandare, è un’altra cosa. Il ritorno agli affari non è noia senile, Bloomberg non vuole gestire l’esistente, e l’ex sindaco ha preso in mano il suo impero per rivoluzionarlo.
Dopo l’addio di Doctoroff nel ramo finanziario della compagnia, questa settimana Bloomberg ha nominato come direttore di Bloomberg News John Micklethwait, e un nome più pesante di così non si poteva, perché Micklethwait è direttore dell’Economist dal 2006, e se l’Economist continua a essere una delle migliori riviste del mondo è anche merito suo. Micklethwait sostituisce Matthew Winkler, cofondatore dell’impero, che ha solo 59 anni ma per il settantenne Bloomberg è già pronto per fare il direttore onorario, e la scelta rompe molti equilibri interni, perché ad ambire al posto di Winkler c’erano già parecchi delfini, tra cui l’ex Wall Street Journal Laurie Hays. Ma Bloomberg è tornato al comando, molla la filantropia e non si fa spaventare dall’età, e sa che anzi a settant’anni può sparigliare il mondo dell’editoria almeno quanto i trentenni digitali della Silicon Valley.
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