Ignazio Visco (foto LaPresse)

Visco ora parla chiaro. Evviva.

Redazione

La Banca d’Italia pro Draghi sul quantitative easing. Con messaggio per Weidmann: "E' vero che ci sono dei rischi per il bilancio della Banca centrale" che acquista titoli pubblici di un paese che può saltare, "ma con la riduzione del rischio complessivo si controbilancia quello individuale del singolo emittente".

Ieri Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia, è intervenuto durante un’audizione in Parlamento a sostegno del Quantitative easing (allentamento quantitativo) annunciato dal presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi: “Non siamo in una situazione di deflazione, ma i rischi non possono più essere ignorati – ha detto – Se le nuove informazioni sull’inflazione confermeranno la persistenza o addirittura l’aggravarsi dei rischi per la stabilità dei prezzi nell’area dell’euro, occorrerà avviare, con tempestività, ulteriori interventi di acquisti di titoli su larga scala, al fine di riportare le dimensioni del bilancio dell’Eurosistema sui livelli desiderati”. Dopodiché il governatore di Palazzo Koch si è spinto oltre il consueto sostegno verbale alla Bce. Visco ha infatti replicato a distanza al perenne controcanto di Jens Weidmann, governatore della Bundesbank che si oppone alle scelte più espansive di Draghi. Secondo il numero uno della Banca d’Italia, “è vero che ci sono dei rischi per il bilancio della Banca centrale” che acquista titoli pubblici di un paese che può saltare, ma con la riduzione del rischio complessivo – ha aggiunto – si controbilancia quello individuale del singolo emittente. “Quel rischio quindi si riduce anche per la Bundesbank”, che come la Banca d’Italia partecipa al bilancio della Bce, “quindi in qualche modo bisogna convincerlo di questo”, ha concluso Visco. Dopo tanto vociare della Bundesbank – istituzione che in passato non ha disdegnato interventi a gamba tesa anche molto al di fuori del suo mandato – s’ode finalmente una risposta garbata ma ferma dall’omologa Banca d’Italia. Evviva.

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