Così gli inglesi scoprono il parcheggio all'italiana

Redazione

Una Smart parcheggiata orizzontalmente in un parcheggio è sanzionabile ovunque, anche in Italia, ma se nelle nostre grandi città si chiude un occhio e i vigili non staccano la multa, in Inghilterra non si transige. Almeno per ora. Il caso della signora Price.

Parcheggiare una Smart orizzontalmente in un parcheggio non è cosa comune in Inghilterra. E chi lo fa incorre in una sanzione. Il codice stradale inglese infatti considera fuorilegge chi parcheggia superando le linee che delimitano l'area di sosta. Il problema è di sicurezza: il parcheggio orizzontale crea pericolo perché chi guida non si aspetta un'uscita diretta in strada da un parcheggio, ma il cosiddetto movimento a esse. Anche in Italia valgono le stesse norme, ma il clima è diverso, la tolleranza regna sovrana, soprattutto nelle grandi città, e le multe per il parcheggio creativo non sono all'ordine del giorno. Quello che da noi è usuale, nella precisa Inghilterra è evento straordinario e i vigili non abituati a tale spettacolo, si incuriosiscono, annotano targa e inseriscono una multa sotto il tergicristallo. Almeno per ora.

 

Così è successo anche alla signora Vanessa Price, bionda quarantaquattrenne originaria di Stroud nella contea di Glouchestershire, che dovendo andare al lavoro - a Londra - e non trovando posto vicino al negozio ha pensato di sfruttare le ridotte dimensioni dell'automobile e parcheggiare orizzontalmente nell'area di sosta. Una scelta che gli è costata 50 sterline.

 

 

[**Video_box_2**]La donna però si è rifiutata di pagare e ha sporto reclamo. Davanti al giudice ha spiegato le sue ragioni: "Ho visto sul sito della Smart che le macchine si possono parcheggiare così e così ho fatto", ha precisato la donna sottolineando che multare qualcuno che ha pagato regolarmente il biglietto è una ingiustizia". Il giudice dopo aver consultato le norme e il sito della casa di automobili ha archiviato la pratica e stracciato la multa, motivando che non c'era intralcio per il traffico e che la sporgenza del mezzo era all'interno del limite di tolleranza consentito. "E' stato un processo ridicolo e alla fine non ha vinto nessuno. Ho fatto ricorso non per i soldi ma per il principio, perché non ho fatto nulla di illegale, anche perché il ricorso mi è costato più delle 50 sterline di multa", ha detto la signora uscendo dal tribunale. Una presa di posizione forte per portare il parcheggio all'italiana in terra d'Albione.

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