Destinazione Italia
Ieri mattina un’imbarcazione di fortuna è stata avvistata in mare greco al largo di Pylos; a bordo circa 200 migranti che tentavano di approdare illegalmente in Europa. Ma chi era a bordo si è rifiutato di essere soccorso da una nave che non battesse bandiera italiana.
Ieri mattina un’imbarcazione di fortuna è stata avvistata in mare greco al largo di Pylos; a bordo circa 200 migranti che tentavano di approdare illegalmente in Europa. Le autorità greche hanno segnalato la presenza alle navi più vicine, ma chi era a bordo – secondo la ricostruzione dei giornalisti locali – si è rifiutato di essere soccorso da una nave che non battesse bandiera italiana. La sinistra greca ha subito esultato: ecco la prova che Atene è troppo inospitale e razzista per i clandestini. Al netto di certa retorica militante, ciò dovrebbe far riflettere la sinistra italiana, e noi tutti, su un punto: il nostro paese, per quanto si pianga addosso e per quanto sia additato dai professionisti dell’immigrazione come un inferno in terra, non lo è. Bene, c’è da essere felici: un paese che attira disperati in cerca di fortuna è solitamente migliore di uno che è base di partenza per i viaggi della disperazione. (Ciò non toglie che dall’Italia si allontanino troppi giovani qualificati che poi difficilmente vorranno o potranno reinserirsi nel nostro mercato del lavoro).
C’è da essere meno felici per il fatto che ancora una volta l’Europa si dimostra in balìa del fenomeno-immigrazione, poco propensa a governarlo come pure fanno altre economie avanzate del pianeta. L’Italia poi, in questa Europa di per sé debole, è addirittura il ventre molle per eccellenza. Terminato Mare Nostrum, cioè l’impegno a recuperare con la nostra Marina quanti più immigrati in difficoltà nel Mediterraneo, con l’operazione europea Triton manteniamo tutti gli incentivi possibili per questi viaggi gestiti da criminali. Senza gli stessi strumenti per salvare le vittime. E senza nemmeno la velleità di vigilare in qualche modo su chi in Italia vorrebbe arrivare.
Il Foglio sportivo - in corpore sano