Dimesso il medico di Emergency che aveva contratto ebola: "Tornerò in Africa"

E' stato dimesso oggi il medico di Emergency, Fabrizio Pulvirenti, che aveva contratto il virus ebola in Sierra Leone. "Tornero' in Sierra Leone" ha detto nella conferenza stampa  all'ospedale Spallanzani, ma "prima devo ricostruire il mio tono muscolare, poi però voglio tornare in Africa per completare quello che ho iniziato".

Il medico originario di Catania, è stato il primo italiano contagiato dal virus ebola. Ha trascorso oltre un mese nell'ospedale romano prima che i medici lo dichiarassero guarito: dall'alba del 25 novembre quando un velivolo dell'Aeronatica militare italiana lo ha fatto sbarcare a Pratica di Mare prima e poi, all'interno di una speciale camera sterile trasparente, trasferito fino allo Spallanzani. Il paziente in questi 37 giorni è stato seguito da un equipe di 15 medici e 15 infermieri che hanno cominciato con un trattamento antivirale specifico ricorrendo a un farmaco sperimentale "non registrato in Italia e autorizzato con apposita ordinanza dall'Aifa su indicazione del ministero della Salute", avevano dichiarato dalla struttura. Stabilizzatosi, i medici hanno continuato con un trattamento a base di "plasma di convalescenza", ossia il plasma di persone che hanno contratto l'ebola e sono guariti, tecnica già utilizzata in Spagna per curare una sua collega ammalatasi circa un mese prima.

"Grazie a medici e personale dello Spallanzani per la loro straordinaria professionalità. In bocca al lupo a Fabrizio: buon lavoro". Così ha commentato la notizia su Twitter il presidente del Consiglio Matteo Renzi.

Intanto, fanno sapere dallo Spallanzani, "il virus di Fabrizio ha un nome ed è il vanto dei nostri biologi. Si chiama 'Ebola Makona Inmi 1' ed è stato depositato al centro di riferimento biologico del governo statunitense".