La mozzarella di Gigi

Redazione

D’Alessio dice che la terra dei fuochi non è un inferno? E’ “biocidio”

Il “biocidio” –  anche questo, adesso, c’è da tener in conto. L’omicidio biologico, per intederci. Che a momenti veniva imputato al povero Gigi D’Alessio. Che la sera di Capodanno, nel suo concerto napoletano (in diretta su Canale 5: perciò, a pensar male…), dopo aver mangiato a cena una locale mozzarella, ha detto: “Solo l’1 per cento dei territori campani è inquinato, la regina Elisabetta mangia le verdure di Caivano”. Si è scatenata l’ira di Dio – “il più grande attacco mediatico dei negazionisti del biocidio in Campania”, persino. Non che D’Alessio abbia negato il problema della “terra dei fuochi”, non che abbia detto che tutto va bene, o che non ci sia moltissimo da fare. Ma preti scapigliati, giornalisti arrapati, “Comitato fuochi”, generosi oncologi – tutti nobilmente, sia detto senza ironia, impegnati su quel fronte difficile – si sono avventati, sempre in nome della sacrosanta “indignazione”, sul concerto (sponsorizzato pure dalla Regione) e sul cantante, “spettacolo molto mediocre”, “messaggi falsamente rassicuranti per continuare a prenderci in giro”. L’anno scorso, un rapporto richiesto dal governo agli esperti aveva evidenziato che il fenomeno riguarda solo il 2 per cento del territorio tra Napoli e Caserta, “64 ettari di suolo agricolo”, per il presidente della Coldiretti.

 

Dato tragico, seppure molto più contenuto rispetto all’allarme che tracima dai giornali alle serate televisive di Santoro. D’Alessio ha detto cose abbastanza ovvie e giuste – che il problema esiste, ma che il problema non può cancellare anche il buono che c’è, “ci siamo concentrati sul rilancio dei prodotti campani”. Così il governatore Caldoro: combattere i roghi, e tutelare la qualità dei prodotti che di qualità che resistono. Ai suoi accusatori, il “negazionista” del concerto di piazza del Plebiscito ha risposto ricordando aver “perso a causa del tumore mia mamma, mio padre, mio fratello e amici che hanno vissuto la loro vita al mio fianco. Io, come tutta la mia città, sono in cerca della verità”. E quindi, la sua idea di sponsorizzare “gratuitamente la parte sana della Campania”. Tutto qui. O forse, ai criminali che hanno riversato su quelle terre i loro veleni, bisogna concedere non solo la giusta indignazione ma anche la completa vittoria su tutto? 

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