Sulla norma del 3 per cento nel decreto fiscale Renzi dice che "la manina" è la sua
Il premier parla ai deputati dem riuniti a Montecitorio. "Non difendo nessuno", dice. E annuncia un mese di riforme.
Sulla questione della riforma del fisco "la 'manina' è la mia". Così Matteo Renzi rivendica la paternità della norma del 3 per cento nel decreto fiscale. Lo fa, spiega ai deputati riuniti a Montecitorio, "non perché voglia difendere qualcuno dei miei. Abbiamo discusso, approfondito punto per punto, entrati nel merito. Questo è il modo in cui un governo governa".
"L'idea che qualcuno ti confeziona un pacchetto a me non va. E' l'assunzione di un governo che fa politica. Se qualcuno vuole un governo che mette la firma su quello che preparano i tecnici e se ne va ha sbagliato governo", ha aggiunto. "Sulla questione del fisco voglio essere di una chiarezza esemplare e cristallina: la 'manina' è la mia. La ritengo una normativa che non ha niente a che vedere con leggi ad personam. Quello che va modificato si modifica ma nell'interesse degli italiani". Lo ha detto Matteo Renzi durante l'assemblea dei deputati Pd.
"La discussione avrà un momento chiaro, trasparente in cui si va a spiegare 'queste sono le norme, questo abbiamo fatto'. E poi ci si assume la responsabilità di votare", ha aggiunto Renzi.
[**Video_box_2**]Sulla corsa al Quirinale Renzi invita i deputati dem a concordare sul metodo prima ancora che sul nome. "Vediamoci per impostare un metodo di elezione del Presidente della Repubblica. Le riunioni non ci danno noia", ha spiegato. Ma il premier ha ricordato che si tratta di settimane intense e decisive anche sul piano delle riforme. "Sottolineo che chiedervi di allacciare le cinture a gennaio non nasce dalla paura, ma dalla convinzione che dopo quello che abbiamo costruito, siamo alla prova dei fatti", ha detto Renzi, aggiungendo: "Noi consideriamo un valore che ci siano anche almeno parte delle opposizioni" nel lavoro per le riforme.
Il Foglio sportivo - in corpore sano