L'esplosione a Dammartin-en-Goële

Morti gli attentatori di Charlie Hebdo. Blitz a Dammartin-en-Goële e a Porte Vincennes a Parigi

Redazione

Irruzione delle forze dell'ordine quasi in contemporanea in entrambi i luoghi sotto attacco. Quattro ostaggi uccisi e quattro feriti gravi alla periferia della capitale francese. Hollande dà appuntamento ai francesi in piazza domenica.

Il blitz contro i due attentatori del giornale Charlie Hebdo è durato nemmeno mezzora. Intorno alle 17, del fumo bianco si è levato dal tetto del negozio dove i due fratelli Kouachi erano asserragliati da stamattina. Uomini delle forze di polizia sono stati visti muoversi sul tetto dell'edificio. Non è ancora chiaro quale sia la dinamica dei fatti ma si può ipotizzare che sia stato ordinato un blitz delle forze di sicurezza. In contemporanea le forze speciali francesi hanno fatto irruzione a Porte Vincennes, nel centro di Parigi, dove altri due terroristi hanno ucciso due persone prendendone altre 5 in ostaggio. Secondo le prime fonti di stampa e di polizia tutti gli attentatori sarebbero stati uccisi. Sarebbero invece quattro gli ostaggi uccisi a Parigi e quattro quelli rimasti gravemente feriti. Il ragazzo detenuto a Dammartin-en-Goële è stato liberato e trasportato in salvo con l'elicottero. Le vittime sarebbero state uccise dagli attentatori durante il sequestro e non durante l'irruzione delle teste di cuoio transalpine. La donna che accompagnava l'attentatore alle porte di Parigi sembra essere riuscita a scappare.

 

Il presidente francese François Hollande in un messaggio alla nazione questa sera ha chiesto ai francesi di scendere in piazza domanica per schierarsi contro l'estremismo islamico e condanna duramente quanto avvenuto oggi in un supermercato kosher a Parigi: "Un atto antisemita terrificante

 

Stamattina l'inizio dell'assedio a Dammartin-en-Goële

 

Tutto era iniziato con una sparatoria stamane lungo l'autostrada nazionale 2 presso Dammartin-en-Goële, in Seine-et-Marne, a nord est di Parigi e non lontano dall'aeroporto Roissy. Un auto non si è fermata a un posto di blocco e hanno poi trovato rifugio in un negozio vicino. I due uomini a bordo, che corrispondevano alla descrizione dei responsabili dell'attentato di Charlie Hebdo, hanno aperto il fuoco contro le forze di polizia. Il procuratore di Parigi ha smentito alla stampa che ci siano delle vittime dopo la sparatoria. I due uomini avrebbero anche preso in ostaggio almeno una persona presso il negozio 'Création Tendance Découverte', situato a rue Clément Ader dove lavorano cinque dipendenti. I negoziati per la liberazione del dipendente sono durati per ore. La volontà delle forze di sicurezza era quella di prendere vivi i fratelli Kouachi. Le operazioni sono state dirette da Denis Favier, comandante della gendarmeria nazionale che aveva condotto l'assalto all’Airbus de Marignane nel dicembre 1994. Il capo della polizia di Parigi, stamattina, ha annunciato anche che "l'epilogo è vicino".

 

Secondo gli abitanti della zona, la polizia aveva dato ordine di restare chiusi in casa mentre diversi elicotteri delle forze dell'ordine sono stati mobilitati e sorvolano l'area. Édouard de Mareschal, un giornalista del Figaro che si trova a Dammartin-en-Goële, ha detto su Twitter che tutti gli accessi al paese sono stati chiusi dalle forze di polizia. Due delle quattro piste del vicino aeroporto di Roissy sono state chiuse e il sorvolo del paese di Dammartin-en-Goële è stato interdetto ai voli di linea.

 

Nel frattempo, il presidente Francois Hollande, dopo aver interrotto la riunione interministeriale in corso stamattina, si era diretto nel suo ufficio dove aveva seguito gli ultimi sviluppi insieme con Christiane Taubira et Bernard Cazeneuve. Il presidente francese è poi intervenuto in diretta in conferenza stampa: "Un'operazione è in corso", ha confermato Hollande.

 

Attacco al centro di Parigi

 

Mentre i due fratelli responsabili dell'attentato alla redazione di Charlie Hebdo erano asserragliati con almeno un ostaggio a Dammartin-en-Goële, a nord di Parigi, un'altra sparatoria ha avuto luogo oggi attorno alle 13 a Parigi a Porte de Vincennes, dove un uomo, Amedy Coulibaly, (nella foto) armato di kalachnikov aveva anche preso cinque ostaggi in un negozio di alimentari ebraico e ha ucciso almeno due persone. Proprio questa mattina era emersa la notizia di un legame fra i fratelli Kouachi, sospettati dell'assalto a Charlie Hebdo, e il killer di Montrouge. A quanto si apprende, i tre si conoscevano e facevano parte dello stesso gruppo jihadista.

 

Coulibaly, insieme a una donna, Hayat Boumeddiene, sarebbe anche il responsabile dell'uccisione avvenuta ieri di un'agente della polizia di Parigi. Il ministro dell'Interno Cazeneuve, stamattina, aveva riferito che erano emersi nuovi elementi importanti sul caso della sparatoria di ieri mattina a Montrouge di un'agente era stata uccisa. I due sarebbero appartenenti alla stessa cellula terroristica dei fratelli Kouachi che avevano assaltato la redazione di Charlie Hebdo. Coulibaly, inoltre, sarebbe anche il terzo uomo dell'attacco al giornale satirico francese.

 

Le foto dei due responsabili dell'attacco al kosher di Parigi diffuse dalla polizia francese

 

 

 

 

Il negozio 'Création Tendance Découverte', dove i due uomini in fuga si sono asserragliati prendendo degli ostaggi

 

Forze speciali francesi prendono posizione a attorno al negozio dove sono rinchiusi i due attentatori e gli ostaggi.

 

 

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