Sergio Marchionne (foto LaPresse)

Il nemico del popolo assume

Redazione

La Fca (Fiat Chrysler automobiles) fa oltre mille assunzioni a Melfi, grazie alle vendite di Jeep Renegade e 500X. I contratti saranno regolati dal Jobs Act, appena entreranno in vigore i decreti attuativi.

La Fca (Fiat Chrysler automobiles) fa oltre mille assunzioni a Melfi, grazie alle vendite di Jeep Renegade e 500X. I contratti saranno regolati dal Jobs Act, appena entreranno in vigore i decreti attuativi; intanto entrano in azienda 300 lavoratori con accordi ponte ai quali se ne aggiungono temporaneamente 350 da Cassino e Pomigliano. Per altri 5.418 termina definitivamente la cassa integrazione per saturare gli impianti dopo il successo dei due modelli, entrati nella top ten delle vetture più vendute in Italia, un debutto assoluto per la Jeep. Lo ha annunciato ieri Sergio Marchionne all’apertura del Salone di Detroit, dove la Fca ha anche comunicato, con 4,7 milioni di auto vendute, il superamento degli obiettivi del 2014. Per il prossimo anno, ha aggiunto, “ne venderemo cinque milioni”, non distanti dai sei nel 2018 fissati alla fusione tra Torino e Detroit, un target deriso come irrealistico da molti.

 

Egualmente la grande stampa di casa nostra aveva attaccato la presunta incapacità del manager italo-svizzero-canadese di realizzare modelli appetibili, riconoscendogli al più talento finanziario (che qui equivale pressappoco al malaffare). Un modo anche per rispolverare il caso Pomigliano, e indirettamente il Jobs Act: nessuno dei due mai accettati dalla Cgil. La Fiom parla di buon risultato “ma solo per Melfi”. Eppure le 500 e le Renegade utilizzano meccanica e lavoro italiani; tra poco saranno lanciate negli Stati Uniti in attesa delle nuove Alfa Romeo e Maserati. Sarà la prima volta che il made in Italy vende auto e marchi di punta in America; però Marchionne era un nemico del popolo, e non solo per il sindacato.

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