Il presidente del Consiglio Matteo Renzi (foto LaPresse)

"In Europa la direzione è cambiata", ora Renzi chiede i fatti

Redazione

Il presidente del Consiglio chiude il semetre di presidenza italiano sottolineando come l'Europa stia abbandonando la via dell'austerità. Miglioramenti nell'economia italiana: "Già quest'anno tornerà il segno più".

Renzi ha chiuso a Strasburgo il semestre di presidenza italiana dell'Unione europea, un semestre che ha visto "un cambiamento profondo nella direzione intrapresa dall'Europa, anche se non ancora nei fatti", che ha introdotto alcune modificazioni della linea dell'austerità, promuovendo un nuovo piano di investimenti e la flessibilità sulle regole di bilancio: "L'Italia ha proposto un cambiamento del paradigma economico di questi anni per cambiare marcia perché o si cambia marcia sull'economia o diventiamo il fanalino di coda di un mondo che cambia rapidamente".

 

Il presidente del Consiglio ha inoltre sottolineato come proprio nel giorno della fine del semestre italiano di presidenza la Commissione presenti le nuove regole sul rispetto dei parametri europei: "E' simbolico che proprio oggi la  Commissione presenti la comunicazione sulla flessibilità e sulle regole del fondo strategico per gli investimenti: si tratta di due operazioni su cui il nostro giudizio - ha aggiunto il presidente del Consiglio - è positivo, stiamo andando nella giusta direzione anche se dobbiamo fare di più".

 

Renzi affronta anche il tema degli attentati della scorsa settimana a Parigi, sottolineando la positiva reazione dei francesi e dei leader mondiali nella marcia di domenica.  "Il nemico esiste, non si può negare, ma non è la religione: è l'ideologia, il fanatismo", e per combatterlo non bisogna "rinchiuderci in fortezze in nome della sicurezza". Il presidente del Consiglio boccia l'idea di una modifica alle regole del trattato di Shengen: "Non c'é sicurezza possibile senza libertà in Europa. Non dobbiamo permettere a nessuno di cambiare l'Europa. Il rischio è che la paura ci possa fermare: alzare muri significa non essere europei".

 

[**Video_box_2**]Nella conferenza stampa che ha seguito il discorso in aula, Matteo Renzi ha parlato della situazione economica italiana sottolineando come nonostante le difficoltà che il nostro paese ha vissuto nel 2014, le condizioni stanno migliorando e che "già quest'anno tornerà il segno più". Il presidente del Consiglio ha fatto notare infatti come "si è ridotta in questi ultimi mesi la distanza tra l'andamento della crescita in Italia e negli altri paesi Ue". Anche le dinamiche economiche stanno volgendo al meglio e il riavvio dell'attività economica in Italia "sarà agevolato dal costo del denaro, dall'euro e dalla situazione dei prezzi del petrolio: si tratta di tre elementi che possono dare più forza alla crescita che è ancora timida".

 

Per quanto riguarda il capitolo immigrazione Matteo Renzi ha dichiarato che sarà "fondamentale", se si vuole prevenire il fenomeno delle immigrazioni che portano alle tragedie del mare Mediterraneo, "affrontare il dossier Libia. E' da lì infatti che proviene la maggior parte dei flussi migratori ed è necessario che l'Europa contribuisca a stabilizzare il paese".