Uomini della polziia belga in azione ieri sera a Verviers

Arrestato "il quarto uomo" complice di Coulibaly. Proteste anti-Charlie in Pakistan e Niger

Redazione

Sono 12 gli arresti compiuti in Francia, 15 in Belgio. Per i media francesi due di questi sono stati catturati al Frejus mentre tentavano di raggiungere l'Italia. Altri due fermati in Germania, tre in Spagna. Scontri in Pakistan per le vignette di Charlie Hebdo: ferito un fotografo di Afp. In Niger centro culturale francese dato alle fiamme - VIDEO.

L'operazione antiterrorismo effettuata ieri in Belgio per smantellare alcune cellule jihadiste non è stata la sola portata avanti dalle forze speciali in tutta Europa. In contemporanea con le operazioni di Verviers, nei pressi di Liegi, e Bruxelles, anche nelle banlieu parigine, in Germania e in Spagna, gli agenti della polizia locale hanno portato a termine alcuni raid contro cellule jihadiste.

 

Nella regione di Parigi dodici persone sono state fermate ed interrogate nella notte nella regione  in relazione agli attentati terroristici che hanno sconvolto la capitale francese. Due tra i 12 sospetti (9 uomini e 3 donne) fermati stanotte nelle banlieue parigina, accusati di favoreggiamento degli autori della strage di Parigi, si sono rivelati complici diretti di Amedy Coulibaly, l'uomo che ha ucciso prima una poliziotta a Montrouge per poi eliminare 4 ostaggi in un negozio kosher di Vincennes. Lo riferisce la rete francese ITele, aggiungendo che uno sarebbe il cosiddetto "quarto uomo" che ha fornito l'auto (una renault Megane) a Coulibaly e ha disattivato il gps di una moto Suzuki vista da diversi testimoni sul a Vincennes mentre il secondo è sospettato di aver aiutato il killer in altro modo.

 

Due terroristi legati alla cellula jihadista belga di Verviers sono stati arrestati in Francia al valico di frontiera del Frejus mentre si apprestavano a entrare in Italia. E' quanto rivelano fonti della polizia francese riportate da alcuni media francesi. I sospettati erano fuggiti dal Belgio dopo il blitz delle forze di sicurezza giovedì notte a Verviers. "Stavano per attraversare il confine nel momento esatto in cui le guardie di frontiera hanno ricevuto la segnalazione dal Belgio e sono stati arrestati", ha riferito un'altra fonte.

 

In Francia i raid hanno preso di mira Montrouge, subito fuori Parigi, dove Coulibaly uccise la sua prima vittima, una poliziotta, Grigny, dove è cresciuto, a Fleury-Merogis a sud della capitale, e Epinay-sur-Seine, a nord. I sospetti sono stati fermati nelle banlieue parigine ad altissima percentuale di residenti musulmani, originari, anche di seconda e terza generazione, dal Nord Africa. Sono stati interrogati perché sospettati di aver "fornito sostegno logistico (armi e auto)" ai due fratelli franco-algerini Kouachi, autori del massacro (12 persone) alla redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo e Amedy Coulabaly, che ha ucciso una poliziotta e 4 clienti di ebrei un negozio kosher a Vincennes.

 

Belgio, i terroristi pianificavano un attacco contro la polizia

 

La cellula cecena sgominata in Belgio, composta da 15 persone tutte arrestate, pianificava di uccidere alcuni poliziotti, ha riferito la procura. Nel corso delle perquisizioni effettuate tra Verviers e Bruxelles sono state trovate uniformi della polizia. Secondo quanto confermato dal ministro degli Esteri belga Didier Reynders i due uomini uccisi erano tornati di recente dalla Siria. Un terzo uomo, rimasto ferito nell'assalto della polizia è stato arrestato. "Le operazioni sul terreno sono terminate. Ora analizzeremo la situazione per capire se la polizia e le autorità giudiziarie dovranno prendere altre misure", ha spiegato Reynders. L'attentato sarebbe dovuto avvenire "entro qualche ora", riferiscono i media locali. Oltre alle uniformi la polizia ha trovato negli appartamenti kalashnikov, esplosivo, munizioni e apparati per la comunicazione. Non sembra esservi, ha riferito il portavoce della procura Eric Van der Sijpt, un collegamento con gli arresti effettuati a Parigi. "Ciò che posso confermare - ha spiegato- e' che abbiamo cominciato le indagini prima degli attacchi di Parigi". E -ha aggiunto- gli "arresti importanti" effettuati significano che "non è stata smantellata solo una cellula bensì anche il sostegno di cui godeva".

 

[**Video_box_2**]Altre operazioni in Germania e in Spagna

 

A Berlino invece la polizia tedesca ha arrestato due persone, due uomini di 41 e 43 anni, sono sospettati di avere pianificato un attacco terroristico di vaste dimensioni in Siria. Altre tre persone sono state interrogate e poi rilasciate. Secondo quanto riferito, non ci sarebbero prove che il gruppo stesse progettando attacchi anche in Germania. Nell'operazione sono stati coinvolti oltre 250 agenti di polizia. Nella periferia di Madrid invece sono state arrestate tre persone sospettate di essere affiliati a una cellula terroristica legata ad Al Qaeda.

 

Proteste anti-Charlie in Niger: in famme centro culturale francese

 

Sono degenerate in manifestazioni anti-cristiane anche violente le proteste contro l'ultima edizione di Charlie Hebdo che si sono svolte oggi in Niger. Stando a testimoni oculari, disordini sono scoppiati soprattutto a Zinder, la seconda città nigerina per importanza, nel sud del paese africano: centinaia di dimostranti hanno assalito alcune chiese per darle alle fiamme, o attaccato negozi gestiti da esponenti della minoranza cristiana. Quindi hanno eretto barricate con pneumatici incendiati lungo le strade, scontrandosi con la polizia. "Charlie è Satana!", urlavano i facinorosi in lingua haussa. "Che il fuoco dell'Inferno avvolga coloro che lo sostengono!". Per disperderli gli agenti in assetto anti-sommossa sono dovuti ricorrere ai gas lacrimogeni.

 

Scontri in Pakistan per le vignette di Charlie Hebdo

 

Primo caso di scontri in un paese musulmano dopo la strage di Parigi per le vignette di Maometto pubblicate da Charlie Hebdo. E' di almeno 3 feriti gravi, tra cui un fotografo dell'agenzia France Presse, il bilancio provvisorio degli scontri tra i manifestanti anti Charlie Hebdo, molti armati, e polizia pakistana, davanti al consolato francese a Karachi. La polizia ha usato i cannoni ad acqua per disperdere i manifestanti, studenti del partito religioso Jamaat-e-Islami che protestavano contro le nuove vignette su Maometto pubblicate dal settimanale satirico dopo l'attacco terroristico contro la sua sede a Parigi. Nel 2002 a Karachi morirono in un attentato 11 dipedenti francesi di un'azienda che stava costruendo sottomarini per il governo di Islamabad. Il fotografo della Afp, identificato come "Asif Hasan, è stato colpito da più colpi d'arma da fuoco sparati dai manifestanti. La polizia non ha fatto ricorso alle armi", ma ha impiegato solo gli idranti, ha spiegato Abdul Khalique Shaikh, alto ufficiale della forze di sicurezza pakistane.

 

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