Doppio schiaffo a Israele
La Corte penale internazionale dell’Aia ha annunciato ieri l’apertura di un’inchiesta preliminare per verificare se Israele abbia commesso crimini di guerra nel corso della campagna militare di autodifesa dello scorso giugno a Gaza (vedi il Foglio del 9 gennaio).
La Corte penale internazionale dell’Aia ha annunciato ieri l’apertura di un’inchiesta preliminare per verificare se Israele abbia commesso crimini di guerra nel corso della campagna militare di autodifesa dello scorso giugno a Gaza (vedi il Foglio del 9 gennaio). L’accettazione della domanda di adesione della Palestina alla Corte dell’Aia era stata comunicata dal segretario delle Nazioni unite, Ban Ki-moon, il 7 gennaio scorso, nel pomeriggio dello stesso giorno che aveva visto la strage nella redazione di Charlie Hebdo. L’annuncio di ieri – una messa sul banco degli indagati, se non ancora degli imputati, dell’unico stato democratico del medio oriente, bersaglio principale degli islamisti di tutto il mondo – era quindi atteso. Non si può dar torto al ministro degli Esteri israeliano, Avigdor Lieberman, che ha definito “scandalosa” la decisione della Corte dell’Aia.
Va segnalato anche l’attivismo della presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, che ieri – in assenza di un’indicazione della conferenza dei Capigruppo è lei a decidere – aveva messo all’ordine del giorno la discussione preliminare in Aula di quattro mozioni che riguardano il riconoscimento di uno stato palestinese da parte dell’Italia. Tre quelle a favore (di Sel, del Movimento cinque stelle e della deputata socialista Pia Locatelli, sottoscritta anche da svariati esponenti della sinistra pd) e una contraria, leghista. Mancano quelle delle formazioni maggiori (Pd, Forza Italia, area popolare), considerata l’inopportunità di un’iniziativa dall’evidente significato di stigmatizzazione di Israele, reo di volersi difendere. Il Jerusalem Post, ieri, notava che gli attacchi alla Francia sono arrivati una settimana dopo il sostegno accordato da Parigi alle richieste palestinesi all’Onu e dopo la mozione approvata a inizio dicembre dall’Assemblea nazionale che chiedeva il riconoscimento di uno stato palestinese. E due giorni fa, il premier turco Davutoglu è riuscito a dire che il primo ministro israeliano Netanyahu “ha commesso crimini contro l’umanità allo stesso modo dei terroristi che hanno compiuto il massacro di Parigi”. L’Italia ha davvero bisogno di allinearsi a questa posizione?
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