Mario Draghi (foto LaPresse)

Dalla Bce Quantitative easing per 60 miliardi al mese sino a settembre 2016

Redazione

Confermata l'idea di un compromesso sulla condivisione di eventuali rischi di credito legati all'acquisto di titoli. Questi peseranno per l'80 per cento degli acquisti sulle singole Banche centrali nazionali.

Sessanta miliardi di euro al mese sino a fine settembre 2016. A tanto ammonterà il programma di Quantitative easing - il piano di acquisto di titoli di Stato che ha come obiettivo quello di far risalire l’inflazione e rilanciare la domanda e la crescita - che Mario Draghi ha annunciato oggi nella conferenza stampa che ha seguito la riunione del comitato direttivo.

 

Se la portata del Qe è stata uguale o addirittura maggiore delle previsioni degli analisti, è stata però confermata l'idea di un compromesso sulla condivisione di eventuali rischi di credito legati all'acquisto di titoli. Questi peseranno per l'80 per cento degli acquisti sulle singole Banche centrali nazionali, solo per il 20 sulla Bce.

 

"I rischi per le prospettive economiche dell’eurozona restano orientati al ribasso, ma dovrebbero diminuire grazie alle misure di politica monetaria annunciate oggi e alla continua caduta del prezzo del petrolio", ha detto Draghi. Il presidente della Bce ha inoltre sottolineato come "i recenti cali nel prezzo del greggio hanno rafforzato la base affinché la ripresa economica guadagni velocita. La domanda dovrebbe beneficiare anche delle ulteriori misure di politica monetaria, del continuo miglioramento delle condizioni finanziarie e dal progresso realizzato nel consolidamento fiscale e nelle riforme strutturali. Inoltre la domanda di export dovrebbe beneficiare della ripresa globale. Tuttavia la ripresa dell'eurozona continuerà a essere attenuata dall'alto tasso di disoccupazione, dalla significativa capacita' non utilizzata e dai necessari aggiustamenti nei bilanci del settore privato e di quello pubblico"

 

Intanto l'annuncio di Mario Draghi ha fatto scivolare l'euro sotto la soglia di 1,15 dollari, fino ad aggiornare i minimi a 1,147305 dollari. Buona la risposta delle borse, positive in tutta Europa.

 

La Banca centrale europea, al termine della riunione del comitato direttivo ha inoltre confermato allo 0,05 per cento il tasso di riferimento dell'Eurozona. Di riflesso il tasso sui prestiti marginali resta allo 0,30 per cento e quello sui depositi overnight rimane negativo a -0,20.

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