Putin dice che l'esercito ucraino è una "legione" straniera della Nato
Il Segretario generale dell'Alleanza atlantica Stoltenberg risponde che l'unica "legione in Ucraina è quella russa". I separatisti tentano una nuova offensiva a Mariupol sul Mar Nero.
Ieri, il presidente russo Vladimir Putin ha detto durante un incontro con gli studenti a San Pietroburgo che l'esercito ucraino è essenzialmente una "legione straniera" che non persegue l'interesse del paese bensì ha l'obiettivo di "contenere la Russia". Il capo del Cremlino ha definito in questi termini l'esercito di Kiev e ha criticato il sostegno della Nato alle truppe ucraine ribadendo che nel paese "è in corso una guerra civile" e che sono le autorità di Kiev a non voler rispettare gli accordi di Minsk. Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, dice che sono dichiarazioni "assurde" e risponde che in Ucraina "non c'è nessuna legione della Nato" e che anzi, "le legioni straniere nel paese sono quelle russe".
Stoltenberg ha parlato al termine del vertice straordinario della Nato sulla crisi ucraina cui ha partecipato anche l'Alto rappresentate per la politica estera europea, Federica Mogherini. "Notiamo un aumento delle forniture dalla Russia ai separatisti in Ucraina: si tratta di sistemi per il lancio di razzi, artiglieria pesante, carri armati, veicoli cingolati e sistemi per attacchi elettronici", ha denunciato Stoltenberg.
Sempre oggi, il ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier ha detto che seppur nessuno sia così convinto di imporre nuove sanzioni alla Russia, è anche vero che la ventilata offensiva filorussa contro le regioni orientali dell'Ucraina potrebbe portare a ulteriori misure economiche restrittive nei confronti di Mosca. Steinmeier ha anche avvertito che il tempo si sta esaurendo per l'applicazione del cessate il fuoco siglato a Minsk il 5 settembre scorso e ha chiesto a Mosca di ordinare ai separatisti di fermarsi.
Stamattina, il governo di Kiev ha comunicato che sette soldati ucraini sono stati uccisi solo nelle ultime 24 ore in seguito agli scontri con i separatisti russi. Sabato scorso, nella città costiera di Mariupol, affacciata sul Mar Nero, erano state uccise atre 30 persone. Alcuni uomini a volto coperto dei Servizi di sicurezza russi (fsb) hanno occupato la sede di una stazione televisiva tatara, l'Atr. Un video considerato attendibile mostra come l'insegna del corpo speciale russo sia visibile sulla divisa di almeno uno degli uomini in divisa impegnati a fare irruzione nella sede della televisione.
Un video che mostra l'irruzione delle forze di sicurezza russe nella sede della televisione tatara di Sinferopoli
[**Video_box_2**]L'escalation dei combattimenti nelle regioni orientali del paese ha portato anche 500 minatori a rimanere intrappolati per diverse ore sottoterra nei pressi di Donetsk dopo che un intenso bombardamento aveva interrotto la fornitura di energia elettrica. Secondo osservatori dell'Sce, i missili sono stati lanciati dalle postazioni controllate dai filorussi e il presidente ucraino, Petro Poroshenko, ha detto che alcune intercettazioni telefoniche proverebbero che l'attacco è stato sferrato dai separatisti. Il leader dei separatisti filorussi, Alexander Zakharchenko, ha detto sabato scorso di voler riprendere il controllo di Debaltseve e di Mariupol, riconquistate dagli ucraini. La seconda soprattutto è una città strategicamente importante data la sua posizione sul bacino settentrionale del Mare d'Azov e punto di passaggio per la Transnistria e la Crimea. Se i filorussi ne dovessero prendere il controllo potrebbero tagliare le linee di rifornimento provenienti dal mare all'esercito regolare ucraino. Mariupol è anche un polo industriale molto importante, specializzato nel settore metallurgico.
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