Per i No Tav 47 condanne e 6 assoluzioni. "Pene spropositate", dice la difesa

Redazione

Per gli episodi del 27 giugno e 3 luglio 2011 a Chiomonte 145 anni di carcere.

Quarantasette condanne e sei assoluzioni. Questo è il risultato della sentenza del maxiprocesso di Torino nei confronti degli attivisti No Tav, accusati a vario titolo di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, in seguito agli episodi del 27 giugno e 3 luglio 2011, quando i manifestanti si scontrarono con le forze dell'ordine al cantiere di Chiomonte. Complessivamente sono state comminate pene per circa 145 anni, un numero inferiore rispetto ai 193 anni chiesti dai pubblici ministeri. Il collegio presieduto dal giudice Quinto Bosio ha inoltre disposto anche decine di migliaia di euro di provvisionali e pagamento delle spese legali.

 

"Una sentenza pesantissima", hanno commentato i difensori dei manifestanti, che hanno sottolineato come nessuno si aspettasse "condanne così pesanti, adesso faremo appello". Roberto Lamacchia, uno degli avvocati dei No Tav, ha parlato di "sentenza già scritta". "Non avevamo grosse speranze, ma era inimmaginabile una sentenza così dura. Il problema é il concorso delle persone nel reato, e contiamo di ribaltare questo aspetto in appello". Il difensore si é detto "stupito dall'entità delle pene, comunque spropositate rispetto alle condanne per questi reati in altri processi".

Di più su questi argomenti: