Il ministro delel Finanze greche Yanis Varoufakis e il presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem dopo la conferenza stampa di oggi (foto LaPresse)

Primo grande no alla troika. Ma la Grecia promette comunque le riforme

Redazione

Il ministro dell Finanze di Atene, Varoufakis, dichiara che il governo Tsipras "non lavorerà" con un organo non riconosciuto dal Parlamento europeo. Rifiutata anche l'estensione del programma di salvataggio.

Il nuovo governo greco non intende collaborare più con la troika Ue-Bce-Fmi. A dirlo è stato il ministro delle Finanze Yanis Varoufakis dopo un colloquio ad Atene con il presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem. "Ci rifiutiamo di lavorare" con la troika, "che non è neanche riconosciuta dal Parlamento europeo", ha scandito. Dopo l'incontro con l'olandese Dijsselbloem, Varoufakis ha annunciato che il suo governo non chiederà nemmeno l'estensione del programma di salvataggio concordato con Washington e Bruxelles. "Questa piattaforma - ha ricordato l'economista greco-australiano - ci ha permesso di ottenere la fiducia del popolo greco. Il nostro primo atto di governo non sarà quello di respingere la base delle contestazioni a questo programma attraverso la richiesta di estenderlo".

 

Immediata la replica del presidente dell'Eurogruppo, secondo cui "ignorare gli accordi non è la giusta strada da prendere". Dijsselbloem ha poi spiegato che l'Eurogruppo e la Grecia decideranno come procedere prima della scadenza del piano di aiuti alla fine del mese prossimo. "Il programma - ha ricordato - è stato esteso e scade alla fine di febbraio. Decideremo prima di allora succederà dopo e questo è il punto in cui siamo oggi". Ribadita la necessità che Atene "rispetti gli impegni", il presidente dell'Eurogruppo è tornato a sottolineare che da questo dipende il sostegno alla Grecia.

 

Varoufakis, dal canto suo, è poi tornato ad assicurare l'impegno del suo governo ad attuare le riforme che sono necessarie per rendere l'economia più competitiva: "Il popolo greco ha deciso di mettere fine all'austerità ma noi siamo impegnati a ristrutturare l'economia".

 

Infine, Dijsselbloem - arrivato ad Atene all'indomani della visita del presidente dell'Europarlamento Martin Schulz - ha respinto la proposta greca per una conferenza sul debito europeo: "Sulla ristrutturazione del debito, si deve capire ce questa conferenza esiste e si chiama Eurogruppo".

 

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