A febbraio aumenta la fiducia di imprese e consumatori

Redazione

Dati Istat positivi. Calano invece le vendite al dettaglio: -0,2 per cento su base mensile.

Continua a salire la fiducia delle imprese e dei consumatori nell'economia dell'area euro e nell'Unione europea. A febbraio l'Esi, l'Economic Sentiment Indicator calcolato dalla Commissione europea, ha segnato un incremento di 0,7 punti per la zona euro, a 102,1 punti, e di 0,4 nella Ue, a 105,1. Gli indici sono stati trainati al rialzo dall'aumento della fiducia dei consumatori e del commercio al dettaglio, mentre sono rimasti stabili industria, servizi e costruzioni. Fra le principali economie dell'area euro l'indicatore ha segnato un balzo in Italia (+2,4 punti) e Francia (+2), è salito in Spagna (+0,8) ed è sceso in Germania e Paesi Bassi, dove ha registrato una flessione di 0,5 punti. Il clima di fiducia dei consumatori è al top dal giugno del 2002. Tredici anni fa, in quel mese, l'indice si attestò a 112 punti mentre a febbraio scorso è passato a 110,9 punti da 104,4.

 

Al dato promettente sulla fiducia dei consumatori se ne aggiunge però un altro più negativo sulle vendite al dettaglio. ''A dicembre 2014 l'indice destagionalizzato delle vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) diminuisce dello 0,2 per cento rispetto al mese precedente. Nella media del trimestre ottobre-dicembre 2014, l'indice diminuisce dello 0,1 per cento sui tre mesi precedenti''. ''Nell'intero anno 2014 le vendite registrano una variazione tendenziale negativa dell'1,2 per cento, sintesi di flessioni dell'1,1 per cento per i prodotti alimentari e dell'1,2 per cento per i prodotti non alimentari. Nel confronto con novembre 2014, le vendite diminuiscono dello 0,2 per cento sia per i prodotti alimentari che per quelli non alimentari'', prosegue la nota. ''Rispetto a dicembre 2013, l'indice grezzo del valore del totale delle vendite registra un aumento dello 0,1 per cento. L'indice del valore delle vendite di prodotti alimentari aumenta dello 0,8 per cento, quello dei prodotti non alimentari invece segna un calo dello 0,3 per cento'', prosegue l'Istat. ''Con riferimento alla forma distributiva, nel confronto con il mese di dicembre 2013, le vendite segnano un aumento per le imprese della grande distribuzione (+0,6 per cento) e una flessione per quelle operanti su piccole superfici (‑0,4 per cento)'', conclude la nota.

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