Il 9 marzo la Bce avvierà il programma di quantitative easing per 65 miliardi al mese
Il presidente dell'Eurotower, Mario Draghi, annuncia l'inizio dell'acquisto dei bond fino al 2016. Dall'economia "segnali incoraggianti". Spread ai minimi dal 2010.
Il programma di 'quantitative easing' della Bce partirà il 9 marzo e si concluderà nel settembre 2016 se l'inflazione sarà tornata prossima ai livelli prefissati. L'annuncio da Nicosia è del presidente della Bce, Mario Draghi, che ha confermato che l'ammontare degli acquisti di titoli sarà pari a 65 miliardi di euro al mese e che, contemporaneamente, Francoforte continuerà ad acquistare covered bond e Abs. La politica monetaria espansiva della Bce, ha aggiunto Draghi, "sta già producendo significativi effetti positivi" sull'economia dell'Eurozona, basti pensare, ha detto il presidente dell'Eurotower, all'abbassamento dei costi di finanziamento, sia per gli stati sia per i privati, a partire dall'allentamento delle condizioni del credito per famiglie e imprese. Il 'quantitative easing', ha sottolineato Draghi, è "la parte finale delle misure prese a partire dal giugno dello scorso anno", misure che "hanno funzionato", cosa che il direttivo della Bce di oggi ha constatato "con una certa soddisfazione".
"Stiamo raggiungendo i nostri obiettivi gradualmente e anche la reazione dei mercati è stata piuttosto efficace", ha detto ancora Draghi. "I rischi riguardanti l'outlook economico restano al ribasso ma sono in diminuzione" e si intravede un "miglioramento della situazione economica all'inizio dell'anno" e "ulteriori miglioramenti" in seguito. Tra questi il tasso di inflazione che nell'Eurozona èdestinato ad "aumentare gradualmente a fine 2015".
[**Video_box_2**]Sul tema della crisi greca, Draghi ha detto che la Bce è "pronta a ripristinare la deroga" che le consentiva di accettare i titoli di stato greci come collaterali nonostante il rating spazzatura "una volta che ci sarà una valutazione positiva" della troika, che sta concludendo la verifica sull'attuazione del piano di assistenza in corso. Il presidente dell'Eurotower ha però ricordato a tale proposito che la Bce "è un'istituzione basata sulle regole, non un'istituzione politica" e pertanto non può finanziare direttamente Atene o ripristinare la deroga sui collaterali in mancanza delle condizioni previste.
Sono state subito positive le reazioni all'intervento di Draghi, con lo spread tra Btp decennali e omologhi tedeschi tornato a 97 punti, il minimo dal maggio 2010 con un rendimento all'1,36 per cento. Il tasso dei Bonos decennali scende all'1,29 per cento a fronte di un differenziale con i Bund a quota 91 punti.
Il Foglio sportivo - in corpore sano