Terremoto in Cile, allarme Tsunami fino in Califormia
Alle 19,54 locali (l'una in Italia) una scossa di magnitudo 8,4 della scala Richter ha fatto tremare il Cile. L'epicentro del sisma è stato localizzato a circa 36 chilometri al largo di Puerto Oscuro, paese costiero a un centinaio di chilometri nord da Valparaiso, a circa 16 chilometri di profondità. E' il sesto terremoto più violento della storia dello stato andino, considerando che la prima scossa è stata seguita da almeno una dozzina con magnitudo comprese tra il 6,1 e 7,6.
L'intensità del terremoto ha subito provocato onde alte fino a 4,5 metri e ha indotto le autorità a diramare un'allerta Tsunami. I danni maggiori, come ha riferito il sottosegretario agli Interni, Mahmud Aleuy, sono stati rilevati nelle regioni costiere di Coquimbo e Valparaiso. Il sindaco di Coquimbo ha riferito che la città è allagata e che "le linee elettriche e telefoniche sono in tilt". Al momento sono circa cinque i morti accertati e circa un milioni gli evacuati.
I pericoli per la popolazione non si limitano solamente al Cile. L'allarme Tsunami è infatti esteso a tutti i territori costieri degli stati sudamericani, sino alle isole Hawaii e alla penisola californiana messicana e alla California statunitense. Anche gli abitanti della Nuova Zelanda sono stati allertati a causa del rilevamento di moti ondosi anomali in avvicinamento ai territori oceanici.
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