Angela Merkel (foto LaPresse)

L'occasione dell'Italia sui rifugiati

Redazione
Merkel crea una “coalition of the willing”, perché Renzi ne resta fuori?

Mentre i leader dell’Unione europea staccavano un assegno da 3 miliardi di euro intestato al presidente turco Recep Tayyip Erdogan per cercare di convincerlo a tenersi i rifugiati, domenica Angela Merkel si è lanciata nella costruzione di una “coalizione di volenterosi” per mettere in piedi un programma volontario di reinsediamento dei profughi siriani dalla Turchia verso l’Europa. I leader di Germania, Austria, Finlandia, Svezia, Belgio, Olanda, Lussemburgo e Grecia pensano a un meccanismo attraverso cui andare a prendere decine di migliaia di siriani direttamente nei campi profughi sul territorio turco per poi redistribuirli tra i “volenterosi”.

 

Di fronte a un flusso ritenuto “inarrestabile”, l’obiettivo è mettere un po’ di ordine nel grande caos dei rifugiati, prevenendo le tragedie umane nel Mediterraneo ed evitando che la grande marcia sulla rotta dei Balcani porti alla distruzione dell’Europa senza frontiere. Merkel vorrebbe arrivare a 500 mila rifugiati nel 2016. Un vasto programma di reinsediamento ha senso per diverse ragioni. Introdurre una modalità di accesso legale dei rifugiati significa ridurre gli ingressi irregolari. I governi possono scegliere i profughi che accoglieranno, facilitando l’integrazione. La quota annuale promessa all’Unhcr costituirebbe il limite massimo di persone che ciascun paese può accogliere. La Commissione presenterà una proposta entro due settimane e dice che il programma è aperto a tutti. Ma l’assenza dell’Italia dal gruppo iniziale dei “volenterosi” è un’occasione mancata. La mossa di Merkel è in parte tattica: la cancelliera rischia di rimanere politicamente schiacciata dal milione di richiedenti asilo atteso quest’anno nel suo paese. Se il resto dell’Eurozona ha beneficiato della solidarietà tedesca durante la crisi dell’euro, ora è la Germania ad aver bisogno d’aiuto. La Francia si è tirata fuori: l’Ue non può “accogliere altri rifugiati”, ha detto il premier Manuel Valls la scorsa settimana. L’Italia potrebbe riempire il vuoto lasciato dalla rottura strutturale dell’asse franco-tedesco. Con i numeri degli sbarchi dalla Libia in calo, un piccolo gesto verso Merkel – l’offerta di accogliere poche migliaia di siriani – permetterebbe a Matteo Renzi di farsi spazio nel cuore e nelle strategie europee della cancelliera, a tutto vantaggio dell’Italia.

Di più su questi argomenti: