La candidata a sindaco di Roma per il M5s, Virginia Raggi (foto LaPresse)

Chi vince a Roma? Forse Raggi, ma nessuno dirà mai di aver votato per lei

Redazione
Gli ultimi sondaggi preannunciano un testa a testa tra M5s e Pd. Gli indecisi sono ancora molti,

A Roma sarà probabilmente un testa a testa tra M5s e Pd. Per il Campidoglio dovrebbe essere lotta a due tra Virginia Raggi e Roberto Giachetti. Anzi a quattro perché Guido Bertolaso e Giorgia Meloni non sono distanti e stanno accorciando le distanze che li separano dai due favoriti. Attenzione dunque agli indecisi, ancora  una percentuale alta, che sfiora il quarto degli elettori.

 

L'ultimo sondaggio effettuato sulle intenzioni di voto degli elettori capitolini, realizzato da Izi, lascia ancora aperta qualsiasi soluzione. Mancano poco più di due mesi alla chiamata elettorale e molto può ancora succedere, anche perché la rosa dei candidati non è ancora definita: Ignazio Marino non ha ancora sciolta la sua riserva e quasi settimanalmente si assiste a qualche inserimento a sorpresa nella contesa elettorale. La scorsa settimana Giorgia Meloni, ultima in ordine temporale quella un po' naif di Antonio Razzi.

 

 

 

In questo scenario così frastagliato dovrebbero essere decisivi dunque i voti di coloro che ancora non hanno espresso una preferenza. E sono molti.

 

 

 

In questa indecisione generale potrebbe essere il Movimento 5 stelle a prevalere: le ultime due amministrazioni – quella di Alemanno e quella di Marino – hanno lasciato insoddisfatta un gran parte dell'elettorato di destra e di sinistra, che potrebbe scegliere di votare Virginia Raggi. Perché?

 

Votare M5s sì, ma come voto di protesta per una gestione cittadina che non ha convinto. Votare M5s sì, purché non si sappia in giro, rimanga una muta espressione di dissenso. Secondo un sondaggio effettuato da un'istituto di elaborazione statistica di Roma per la Ard, il principale gruppo radiotelevisivo tedesco, l'elettorato romano è ancora diviso tra centrodestra e centrosinistra. Solo una minima parte degli intervistati ha espresso vicinanze ideologiche al Movimento 5 stelle, anche se si sono detti disposti a votarlo per dare un messaggio al proprio partito di riferimento. A una condizione: mantenere segreto il voto. Perché? Per non essere accusato dai conoscenti di vicinanza alle posizioni di Grillo e Casaleggio.

 

 

Il voto a Roma
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