Le tensioni tra Italia ed Egitto su Regeni e le dimissioni del premier islandese. Le notizie del giorno, in breve
Caso Regeni, Gentiloni: “Senza svolta pronti a contromisure”. In vista dell’incontro di domani tra gli investigatori egiziani e italiani che indagano sulla morte del ricercatore friulano, il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, ha dichiarato che “senza un cambio di marcia” nella collaborazione offerta dall’Egitto, il governo italiano “è pronto a reagire con misure immediate e proporzionali”.
Con una nota diffusa dal ministero degli Esteri, l’Egitto “si astiene dal commentare affermazioni che complicano ulteriormente la situazione”.
E’ scontro tra Renzi e l’Anm. L’associazione nazionale dei magistrati ha risposto al presidente del Consiglio, che aveva criticato il tempismo con cui la procura di Potenza ha avviato l’indagine su Tempa Rossa: “Dichiarazioni inopportune nei tempi e inconsistenti nei fatti”. Immediata la replica di Renzi: “Non accuso i magistrati, ma un sistema giustizia che non funziona”.
Governo pronto a stabilizzare le banche. L’esecutivo starebbe valutando l’adozione di un piano per la “stabilizzazione” del settore bancario, da qualche giorno al centro di pesanti perdite in borsa.
Papa Francesco vuole andare a Lesbo. Secondo fonti locali, non smentite dal Vaticano, il Pontefice starebbe progettando per il prossimo 15 aprile una visita in Grecia, all’isola di Lesbo, simbolo dell’emergenza migranti. Ad accoglierlo dovrebbe esserci il patriarca ortodosso di Costantinopoli, Bartolomeo I.
De Luca, chiesto rinvio a giudizio. La procura di Salerno ha rinviato a giudizio Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, con l’accusa di falso in atto pubblico nell’ambito della realizzazione di una variante urbanistica nel capoluogo campano, nel periodo in cui era sindaco.
Borsa di Milano. FtseMib -3,00 per cento. Differenziale tra Btp e Bund a 117. L’euro chiude in rialzo a 1,14 sul dollaro.
Si dimette il premier islandese in seguito ai Panama Papers. Il conservatore Sigmundur Gunnlaugsson è stato spinto alle dimissioni dalle proteste di piazza dopo che i “Panama Papers” hanno rivelato che insieme alla moglie ha posseduto una società in un paradiso fiscale. Gunnlaugsson ha chiesto al presidente della Repubblica di sciogliere le camere e di indire elezioni anticipate.
Dopo lo scandalo dei “Papers”, la Francia ha reinserito Panama nella lista dei paradisi fiscali. Iniziano a essere svelati tra i clienti della Mossack Fonseca anche i nomi di alcuni cittadini americani, finora non presenti nelle indagini giornalistiche.
Abbattuto un aereo siriano ad Aleppo. Il gruppo islamista Ahrar al Sham ha rivendicato l’abbattimento di un aereo delle forze di Damasco, il secondo in meno di un mese nell’area a sud di Aleppo. Secondo le prime notizie, un pilota sarebbe morto e l’altro sarebbe stato catturato dalle forze a terra, appartenenti a Jabath al Nusra.
Il sottosegretario americano al Dipartimento di stato, Shannon, ha annunciato che Washington utilizzerà il suo potere di veto alle Nazioni Unite per bloccare ogni vendita di aerei russi Su-30 all’Iran.
Cessate il fuoco in Nagorno-Karabakh. L’accordo è stato raggiunto dopo alcuni giorni di scontri iniziati sabato nella regione caucasica contesa tra Azerbaijan e Armenia in cui, secondo i due governi, centinaia di soldati sono stati uccisi. Il precedente cessate il fuoco, annunciato unilateralmente da Baku, non era stato rispettato da entrambe le parti.
Kobler incontra il premier libico. L’inviato dell’Onu in Libia ha incontrato il premier designato Fayez al Serraj a Tripoli, dove il governo si è insediato mercoledì. Serraj ha incontrato inoltre rappresentanti della Tripolitania e del Fezzan, e ha aperto oggi la prima riunione del Consiglio di stato libico, organo previsto dagli accordi di riconciliazione.
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