Il Senato della Repubblica (foto LaPresse)

Il via libera definitivo alla riforma costituzionale e i bombardamenti in Siria. Le notizie del giorno, in breve

Redazione
Tutto quello che è successo oggi in Italia e nel mondo senza fronzoli, fuffa e divagazioni.
DALL'ITALIA

 

 

 

Via libera definitivo alla riforma costituzionale. Il disegno di legge costituzionale che modifica il Senato e il titolo V è stato approvato dalla Camera con 367 voti a favore e 7 contrari. I partiti di opposizione non hanno preso parte al voto. La riforma sarà oggetto di un referendum popolare il prossimo ottobre.

 

Soddisfazione da parte del presidente del Consiglio, Matteo Renzi: “Ora l’Italia è il paese più stabile d’Europa”.

 


 

E’ morto Gianroberto Casaleggio. Il cofondatore, assieme a Beppe Grillo, del Movimento 5 stelle, è venuto a mancare questa mattina all’età di 61 anni dopo una lunga malattia. I funerali si celebreranno giovedì a Milano.

 

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si è detto particolarmente colpito dalla prematura scomparsa di Casaleggio, definito un “protagonista politico innovativo e appassionato”.

 


 

Renzi in visita ufficiale in Iran. Il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha incontrato il presidente iraniano Hassan Rohani nel suo primo giorno a Teheran. “La fine delle sanzioni è un passaggio storico non solo per il paese ma per l’Europa e tutta la regione”, ha detto il premier.

 

Il gruppo Ferrovie dello stato ha annunciato di aver siglato un accordo con le Ferrovie iraniane dal valore di 3,5 miliardi di euro.

 


 

Gentiloni in Libia dal premier Serraj. Viaggio a sorpresa del ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, a Tripoli, per incontrare il Primo ministro del governo di unità nazionale libico, Fayez al Serraj. Gentiloni è il primo esponente di un governo occidentale a recarsi in Libia dal 2014.

 


 

Il Fmi taglia le stime di crescita. Il Fondo monetario internazionale ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita del pil italiano nel 2016: +1,0 per cento, contro l’1,3 per cento stimato a gennaio. Pesano, in particolare, le sofferenze bancarie.

 

Secondo l’Ocse nel 2015, anno in cui è stato introdotto il bonus di 80 euro per i lavoratori con redditi più bassi, il cuneo fiscale in Italia è aumentato dello 0,76 per cento, attestandosi al 49 per cento.

 


 

Borsa di Milano. FtseMib -1,57 per cento. Differenziale tra Btp e Bund a 121. L’euro chiude in calo a 1,14 sul dollaro.

 

 

 

DAL MONDO

 

 

Nuovi scontri in Siria alla vigilia dei colloqui di pace. Negli ultimi giorni il governo siriano ha fatto bombardamenti “senza precedenti” nella regione a nord di Aleppo, mentre il gruppo terroristico al Nusra ha iniziato una nuova offensiva nella zona. Domani è previsto l’inizio di un nuovo round di colloqui di pace a Ginevra, in concomitanza con le elezioni che si svolgeranno nella parte di territorio controllata dall’esecutivo di Bashar el Assad.

 

L’esercito turco ha sparato colpi di artiglieria contro alcune posizioni dello Stato islamico nella cittadina di Aziz, all’interno del confine della Siria. Il bombardamento è una risposta a un attacco precedente, in cui lo Stato islamico ha sparato dei razzi all’interno del confine turco, ferendo 12 persone.

 


 

Tre nuovi arresti a Bruxelles. Tre persone sono state fermate nel corso di un’operazione legata agli attentati del 13 novembre a Parigi. Un giudice deciderà domani se confermare gli arresti.

 


 

Rousseff e Lula parlano di “golpe”. La presidente del Brasile Dilma Rousseff e l’ex presidente Lula hanno parlato apertamente di golpe e di complotto dopo che una commissione parlamentare ha votato lunedì per andare avanti con l’impeachment nei confronti di Rousseff. Sia il Congresso sia il Senato adesso dovranno votare sull’istituzione di una commissione d’inchiesta contro la presidente, accusata di aver falsificato i bilanci dello stato.

 


 

Nessun nuovo premier in Ucraina. Il Parlamento di Kiev non ha trovato un accordo sul nome del sostituto del premier Arseniy Yatsenyuk, che si è dimesso domenica. Il candidato più quotato è il presidente della Rada Volodymyr Groysman, che però ha rifiutato l’incarico per dissidi interni sulla composizione del nuovo esecutivo.

 


 

Il petrolio sopra i 40 dollari al barile. Il prezzo del greggio è spinto in alto dalle aspettative per la conferenza tra i principali paesi produttori a Doha, dove potrebbe essere deciso un rallentamento della produzione.

 


 

La Cina espande i suoi interessi in Africa. Il presidente cinese Xi Jinping ha incontrato oggi a Pechino il suo collega nigeriano Muhammadu Buhari e promesso nuovi aiuti per lo sviluppo della più grande economia d’Africa.