Roma ha un nuovo Giardino degli Aranci
Roma compie 2769 anni. Per l’occasione, i romani (ma non solo, naturalmente) potranno tornare ad ammirare in tutta la sua bellezza il Giardino degli Aranci. Il parco Savello, per chiamarlo con il suo meno poetico secondo nome, si estende per 7.800 metri quadri sul colle Aventino, ed è una meta molto ambita, fra le tante della città eterna. Peccato che, fino ad oggi, era ridotto in condizioni poco edificanti, come racconta il sovrintendente Claudio Parisi Presicce: “Persino aprire e chiudere i cancelli era difficile”. Ma grazie alla fondazione Sorgente Group, che ha finanziato l'opera e siglato una convenzione con il Comune, la pagina del degrado può dirsi ormai chiusa. Per salutare questo nuovo capitolo della vita del parco, Francesco Paolo Tronca, commissario straordinario di Roma, ha incontrato oggi il Presidente della Fondazione Sorgente Group, Valter Mainetti, assieme ad altri rappresentanti dell'ente.
Uno scorcio notturno del Giardino degli Aranci
Il prato e gli arbusti sono stati recuperati, e tutt’attorno adesso si possono trovare panchine, cestini per la pattumiera, cartelli con le regole di comportamento. Piccoli dettagli che renderebbero felice l’architetto Raffaele de Vico, che aveva progettato il Giardino degli Aranci nel 1932. A tutto questo si aggiunge anche la ciliegina sulla torta, visto che di compleanno si tratta: ed è l’indagine archeologica che contribuirà a far luce su un altro pezzo di storia romana. Pare infatti che gli imperatori del Sacro Romano Impero avessero scelto proprio l’Aventino per costruire le proprie ville. Perché gli alberi d’arancio non sono solo una bellezza naturalistica, ma hanno anche una storia da raccontare.
Il Foglio sportivo - in corpore sano