Papa Francesco in visita in Armenia (foto LaPresse)

Il crollo delle borse e la condanna del Papa al genocidio armeno. Le notizie del giorno, in breve

Redazione
Tutto quello che è successo giovedì in Italia e nel mondo senza fronzoli, fuffa e divagazioni.
DALL'ITALIA

 

La Borsa di Milano perde il 12,5 per cento dopo la Brexit. Si tratta del maggiore calo mai registrato a Piazza Affari. L’indice Ftse Mib ha chiuso a 15.723 punti, sotto soglia 16.000. L’11 settembre del 2001, dopo l’attacco alle Torri Gemelle, Milano perse il 7,5 per cento. Dopo il crack di Lehman Brothers, il 6 ottobre del 2008, aveva perso l’8,2 per cento. A essere maggiormente penalizzate sono state le banche: Unicredit e Intesa Sanpaolo hanno registrato un calo di oltre il 20 per cento, così come Bpm e Banco Popolare. Il differenziale tra Btp e Bund è a 160. L’euro chiude in calo a 1,11 sul dollaro.

 



“Sarà garantita la stabilità finanziaria”, ha assicurato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, durante una conferenza stampa convocata a Palazzo Chigi. Il premier sabato sera sarà a Parigi, dove incontrerà il presidente francese François Hollande. Lunedì si recherà a Berlino dalla cancelliera Angela Merkel.
 

 

“Rammarico” per l’esito del referendum è stato espresso dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante un incontro a Lubiana per commemorare i venticinque anni dall’indipendenza della Slovenia.

 



Il Papa condanna il genocidio armeno, “il ‘Grande Male’ che colpì il vostro popolo e causò la morte di un’enorme moltitudine di persone. Quella tragedia, quel genocidio – ha detto Francesco, da venerdì e fino a domenica in Armenia –  inaugurò purtroppo il triste elenco delle immani catastrofi del secolo scorso”.

 



Esplosione a Milano, un indagato per strage.  Giuseppe Pellicanò è stato iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Milano perché sospettato d’aver provocato la fuga di gas che dieci giorni fa distrusse una palazzina in via Brioschi, nel capoluogo lombardo. Nell’esplosione morirono la moglie e due vicini di casa. Le due figlie rimasero ustoniate. 

 

 

DAL MONDO

 

Crollano i mercati mondiali e la sterlina dopo la brexit. Durante le contrattazioni di venerdì la valuta britannica è crollata ai minimi da 30 anni, mentre l’indice britannico Ftse 100 ha raggiunto il -8,7 per cento per poi attestarsi al -3,15 per cento. Male i titoli bancari. Sono crollate anche la Borsa americana e quelle europee, in particolare Madrid, Atene e Milano.
 

 

Venerdì mattina, alla conferma del voto sul referendum inglese, il premier britannico David Cameron ha annunciato che lascerà il posto entro ottobre. Si apre così una crisi costituzionale in Regno Unito.

 



Sanders voterà per Clinton alle elezioni presidenziali di novembre. Lo ha detto venerdì per la prima volta dopo che la nomination di Clinton è ormai certa. Il senatore del Vermont ha confermato tuttavia che continuerà a battersi per le sue cause all’interno del Partito democratico.

 



Nuovo attacco in Cisgiordania. Secondo l’esercito israeliano, una donna palestinese ha cercato di speronare con la propria auto un altro veicolo israeliano, ferendo due persone all’entrata dell’insediamento di Kiryat Arba. I militari hanno sparato uccidendo la donna. Gli attacchi palestinesi contro civili israeliani che hanno fatto parlare di nuova Intifada sono iniziati nove mesi fa.

 



Putin incontra Xi Jinping a Mosca. Il presidente russo accoglie oggi il suo collega cinese per un vertice sulla cooperazione russo-cinese in aree come il commercio e gli investimenti, oltre che i i principali temi di “politica internazionale”.

 



La Germania vieta il fracking. Dopo anni di discussioni, il Parlamento tedesco ha votato per mettere condizioni durissime all’estrazione di petrolio, che però non bandisce del tutto le trivellazioni tradizionali, su cui dovranno decidere i singoli land. 

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