Matteo Renzi, Pier Carlo Padoan. Conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri n° 133 (foto LaPresse)

Renzi sul Def: "Rispettiamo le regole Ue, ma vogliamo flessibilità per terremoto e immigrazione"

Redazione
Presentato ieri il Documento di economia e finanza. Il deficit del 2017 dovrebbe assestarsi al 2,1-2,2 invece di 1,8: quattro decimali in più per ricostruzione dopo il sisma ed emergenza migranti, cioè 7-8 miliardi.

Il Documento di economia e finanza (Def) è stato approvato ieri sera dal Consiglio dei ministri, dopo l’ennesima trattativa con Bruxelles sui margini di flessibilità per l’Italia. Come spiega Renzo Rosati sul Foglio, il deficit del 2017 anziché scendere all’1,8 per cento del pil, dovrebbe assestarsi al 2,1-2,2: quattro decimali in più tra terremoto ed emergenza migranti, cioè 7-8 miliardi.

 

Sul tema il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ospite questa mattina su Rtl 102.5, difende le scelte economiche del governo e ribadisce l'importanza delle riforme istituzionali e scherza con i conduttori: “Non condivido ma rispetto tutte le regole del patto di Stabilità: abbiamo solo detto, e lo confermo, che tutto ciò che serve per le scuole, per il terremoto, per l'immigrazione, lo togliamo dal patto”. E scherzando con i conduttori di Non Stop News, prosegue: “Che noia e che barba, però, il dibattito sulla Stabilità: sembra un deja vù. 'Non avrà le coperture per gli 80 euro', e le abbiamo avute, 'non avrà le coperture per l'Imu prima casa, l'Europa dirà di no', e l'Imu prima casa non c'è più, 'non ci saranno gli incentivi per il Jobs Act', e ci sono, 'le tasse agricole non scenderanno', e sono scese. Bisognerebbe semplicemente che uno dicesse questa misura la condivido o no ma che non mettesse in dubbio tutte le volte che l'Europa è quella maestra cattiva che dice sì o no, perché negli altri stati membri nessuno si preoccupa costantemente di quello che dirà Bruxelles".

 

“La Francia – ricapitola Renzi – ha quasi il doppio del nostro deficit, la Spagna è al 5 per cento di deficit, la stessa Inghilterra di Cameron lo portò a 5. Certo, nessuno di questi stati ha il debito pubblico che abbiamo noi, quindi dobbiamo stare più attenti, ma la classe dirigente italiana deve vincere questa subalternità culturale alle regole di Bruxelles, anche perché paradossalmente siamo tra i pochi che le rispettano. La Germania per esempio non le rispetta sul surplus commerciale”, attacca il premier. “Però non ne parla nessuno". Renzi ribadisce che "i soldi per Amatrice è evidente che stanno fuori dalle regole europee. Con che faccia diciamo agli italiani che non mettiamo i soldi per ristrutturare le scuole perché Bruxelles non vuole? Se io dicessi una cosa del genere aiuterei tutti i populisti e i  demagoghi che odiano l'Europa”. Anche i fondi per gestire “l'immigrazione siano fuori dal patto di  stabilità" dopo "che ci hanno lasciati soli a gestire" il fenomeno.