È morto Charlie Gard
Giovedì il piccolo, su ordine dell'Alta Corte britannica era stato trasferito in un hospice pediatrico dove è stato staccato dalla macchina per la ventilazione che gli permetteva di respirare ed è deceduto
È morto Charlie Gard. Il bambino britannico era affetto da una rara malattia genetica, la sindrome da deplezione del Dna mitocondriale, di cui si conoscono solo altri 16 casi e che provoca il mancato sviluppo di tutti i muscoli. La sindrome aveva causato al piccolo danni cerebrali progressivi.
Charlie, 11 mesi, era diventato oggetto di una disputa tra i genitori e i medici sulla possibilità di portarlo negli Stati Uniti per un trattamento sperimentale. I genitori, Chris Gard e Connie Yates, il 24 luglio scorso avevano preso la decisione straziante di ritirare la richiesta di trasferimento, interrompere la loro campagna e lasciarlo morire. Ieri il piccolo su ordine dell'Alta Corte di Giustizia era stato trasferito in una struttura per malati terminali (hospice) dove oggi è stato estubato - è stato staccato dalla macchina per la ventilazione che gli permetteva di respirare - ed è deceduto poco dopo.
I genitori hanno attaccato il giudice Nicolas Francis e i medici del Great Hormond Street, che lo hanno in cura dalla nascita, per non aver consentito al piccolo di morire a casa. Secondo i medici e i magistrati la cosa era impossibile per l'ostacolo materiale di spostare le macchine che lo tenevano in vita.
Per lui si è mosso Papa Franceso e il presidente Usa Donald Trump, oltre a moltissimi sostenitori della causa della famiglia, che hanno contribuito anche finanziariamente alla estenuante battaglia dei genitori.
Qui una rassegna fogliante sul caso del piccolo Charlie